Trazione Elettrica tra Sibari e Rossano: non perdiamo questo treno!
Ne avevamo parlato quasi un anno fa, alla luce degli inaccettabili ritardi (e silenzi) relativamente all’elettrificazione della tratta Sibari – Catanzaro Lido della Ferrovia Jonica: esistevano, ed esistono le condizioni per procedere attraverso step, offrendo al territorio risultati concreti seppur graduali.
Lo scorso anno, senza tanti giri di parole, la nostra proposta è stata platealmente osteggiata da una figura politica (che ad oggi non ricopre più alcuna carica) del territorio che maggiormente avrebbe beneficiato dell’attivazione dell’elettrificazione tra Sibari e Rossano. Sembrerà incredibile, ma è accaduto esattamente questo!
Ad oggi, per fortuna, mutati assetti politici riportano in prima linea questa nostra proposta ed in generale il grave ritardo nei lavori di elettrificazione della Ferrovia Jonica.
Nello specifico, infatti, vogliamo citare l’interrogazione parlamentare del Senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, proprio relativamente a questa tematica:
“Ho chiesto a Trenitalia e RFI per il tramite del ministro Salvini quali siano i motivi dei gravi ritardi accumulati nei lavori di adeguamento e velocizzazione della linea ferroviaria Jonica e quali iniziative il ministro delle infrastrutture e dei trasporti intenda assumere per garantire il completamento dell’opera».
«Al ministro ho ricordato che le infrastrutture dell’area Jonica vivono una sostanziale fase di stallo non solo per la definizione del progetto Sibari–Corigliano–Rossano ma anche e soprattutto per i lavori dell’elettrificazione della linea Sibari–Crotone–Catanzaro Lido e che risale al maggio 2017 il primo protocollo d’intesa siglato tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Regione Calabria per l’”adeguamento e velocizzazione della linea Jonica”».
«I lavori iniziati il 30 agosto 2018 nella stazione di Corigliano (Cosenza) – prosegue il senatore – si sarebbero dovuti concludere nel 2023, con una spesa di circa 500 milioni, di cui 150 investiti da RFI, per il rinnovo dell’armamento, la soppressione di numerosi passaggi a livello presenti sul tracciato e l’ammodernamento delle stazioni».
Nel testo dell’interpellanza Rapani ricorda che il progetto di elettrificazione si articola in due macro interventi: «Il primo già finanziato ed avviato nella tratta Sibari–Crotone–Catanzaro Lido–Lamezia Terme, ed il secondo recentemente finanziato ma da avviare per la tratta Catanzaro Lido–Melito di Porto Salvo. Durante la realizzazione della palificazione, sulla tratta Sibari–Catanzaro Lido, sono sorte da subito difficoltà quali problematiche strutturali all’interno della galleria di Cutro e lungaggini burocratiche nella progettazione delle sottostazioni elettriche.
Nell’agosto 2021 – è ancora la ricostruzione dei fatti del senatore Rapani – è stato nominato dal Governo, quale commissario straordinario per l’opera, l’ingegnere Roberto Pagone, dirigente di RFI, con l’obiettivo di portare a termine l’elettrificazione della tratta Sibari–Catanzaro Lido entro il 2023.
Ciò nonostante, da oltre due anni i lavori hanno registrato fortissimi ritardi e lo slittamento dei cronoprogrammi, tanto da richiedere un riallineamento anche in considerazione dei recenti sviluppi normativi che consentono semplificazioni dell’iter autorizzativo dei lavori per i progetti finanziati con fondi Pnrr, fondi europei e Fsc».
In conclusione, il parlamentare mette in risalto che «la ferrovia Jonica calabrese è una delle poche tratte ferroviarie italiane, con posizione strategica per lo sviluppo di un’intera regione, a non essere elettrificata”
Non possiamo quindi che cogliere l’occasione per rilanciare in toto quella che era la nostra proposta relativa all’immediata messa sotto tensione della tratta Sibari – Rossano, che non necessiterebbe della realizzazione di Sottostazioni Elettriche, facendola seguire dall’attivazione dell’elettrificazione sul tratto Rossano – Crotone, in attesa della risoluzione delle criticità rilevate all’interno della Galleria di Cutro:
“Se da un lato sembra ormai assicurata l’elettrificazione dell’intera Ferrovia Ionica, compreso il tratto Catanzaro Lido – Melito di Porto Salvo finanziato con 300 milioni di euro attraverso il PNRR, volendo rilevare nel concreto ciò che ad oggi è stato realizzato sulla tratta Sibari – Catanzaro Lido, la cui elettrificazione è stata finanziata nel 2017, è evidente il ritardo nella realizzazione delle opere. Secondo il cronoprogramma di RFI, presentato nel 2018 all’avvio dei lavori di realizzazione della palificazione, l’attivazione della trazione elettrica sulla tratta Sibari – Catanzaro Lido sarebbe dovuta avvenire entro il 2023. Un obiettivo che, a livello di tempistica, è evidente che non possa essere raggiunto. Per non citare poi la Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, per la quale è anche prevista e finanziata l’elettrificazione e rettifica del tracciato, e sulla quale ad oggi non è stato ancora realizzato nulla di tutto ciò. Ad oggi, infatti, risulta pressochè completata soltanto la palificazione lungo l’intera tratta Sibari – Catanzaro Lido ed in alcune stazioni dotate di piazzali semplificati a solo binario di corretto tracciato e binario di incrocio. Relativamente alla galleria di Cutro, le incertezze legate alla possibilità di installare la catenaria all’interno di essa, hanno ulteriormente rallentato un processo che, inizialmente, sembrava non conoscesse alcun tipo di intoppo. Oggi, dopo quattro anni dall’avvio dei lavori, sembrerebbe parzialmente risolta la criticità relativa alla galleria di Cutro, che a quanto pare riuscirà ad essere “elettrificata” (seppur RFI prosegua in ogni caso nello studio di fattibilità per la realizzazione di una variante di tracciato passante per l’Aeroporto S.Anna), mentre i primi lavori per la realizzazione delle Sottostazioni Elettriche dovrebbero partire nel mese di settembre 2022. E’ stata altresì risolta, da oltre un anno, la criticità a livello di impatto visivo, sollevata dalla Soprintendenza ABAP di Cosenza, relativamente all’installazione dei pali di sostegno alla catenaria sul tratto Sibari – Corigliano.
In queste settimane, anche confrontandoci con esponenti politici regionali e del territorio interessato, alla luce delle criticità sopracitate e che solo da relativamente poco tempo sembrano (…) essere superate, l’Associazione Ferrovie in Calabria ha elaborato una proposta che verrà sottoposta all’attenzione del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dell’Assessore Regionale al Turismo ed alla Mobilità, Fausto Orsomarso, alle Deputate Elisabetta Barbuto ed Enza Bruno Bossio, membri della Commissione Trasporti in Camera dei Deputati, oltre che agli esponenti regionali e nazionali di Rete Ferroviaria Italiana.
Nello specifico, si tratta della proposta di attivazione in tempi rapidi, della trazione elettrica tra le stazioni di Sibari e Rossano. Poco meno di 26 km, che però nell’immediato andrebbero a servire in modo capillare il Comune di Corigliano – Rossano, che ad oggi è la terza città della Calabria per popolazione residente (74.057 abitanti), superando per numero di abitanti persino Cosenza, capoluogo di provincia.
Nel tratto individuato, all’interno del quale ricade anche la stazione di Corigliano, oltre a quella di Rossano, non esistono criticità di alcuna tipologia: nè gallerie, nè vincoli di alcun genere. Si tratta peraltro di quasi 26 km molto probabilmente alimentabili elettricamente senza la necessità di dover realizzare nell’immediato alcuna Sottostazione Elettrica, riuscendo quelle già esistenti ed attive a Metaponto e Cassano allo Jonio, a garantire la messa sotto tensione di questo segmento di Ferrovia Ionica.
Quali sarebbero i benefici derivanti da tale provvedimento?
In primis, il prolungamento a Rossano per il Frecciargento Sibari – Bolzano e viceversa. Con un solo treno, si collegherebbe direttamente la terza città della Calabria con Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Verona e Bolzano. Non si chiede nulla di trascendentale, ma solo la normalità per una città di quasi 75.000 abitanti, senza considerare il popoloso hinterland. Inoltre, l’opportunità di usufruire di questo collegamento già dalle stazioni di Rossano e Corigliano, quindi nel cuore dei due principali nuclei abitativi, aumenterebbe considerevolmente l’appetibilità del collegamento ferroviario ad Alta Velocità che, non dimentichiamo, seppur in misura minore rispetto a quanto preventivato, continua ad essere sovvenzionato dalla Regione Calabria al fine di garantire la sostenibilità economica di tale servizio, sul tratto Sibari – Paola.
Prolungare la Freccia a Rossano, significherebbe, molto probabilmente, renderla sostenibile a mercato: grazie a ciò, le risorse regionali oggi impiegate per la Frecciargento Sibari – Bolzano, potrebbero essere dirottate per prolungare fino a Rossano il collegamento Frecciarossa 8820/8807 Taranto – Milano Centrale e viceversa, via Adriatica, come già proposto dalla nostra Associazione qualche mese fa in questo articolo.
Potrebbero sembrare proposte paradossali, ma concretamente, basterebbe poco per renderle tali: se la nostra proposta venisse seriamente presa in considerazione, probabilmente la messa sotto tensione della tratta Sibari – Rossano potrebbe già avvenire entro questo stesso anno, contestualmente al prolungamento del Frecciargento Sibari – Bolzano e viceversa e, in base ai risultati in termini di utenti dalle stazioni di Rossano e Corigliano, entro l’estate 2023, valutare l’annullamento parziale o totale del finanziamento regionale e relativo “dirottamento” dello stesso verso il prolungamento a Rossano del Frecciarossa Taranto – Milano Centrale e viceversa di cui sopra.
Ma non solo lunga percorrenza, ovviamente: l’elettrificazione della tratta Sibari – Rossano permetterebbe anche di attestare in quest’ultima stazione, tutti o parte dei collegamenti Regionali Sibari – Cosenza (Paola), andando quindi a collegare direttamente via ferrovia i due centri abitati di Rossano e Corigliano, con il capoluogo di provincia, Cosenza. Ad oggi, infatti, nonostante l’elevatissimo flusso di pendolari esistenti tra Corigliano-Rossano e Cosenza, in pochissimi utilizzano il treno a causa della necessità di dover cambiare treno a Sibari. Poche coincidenze, tempi di attesa spesso lunghi, per poi dover comunque terminare la corsa alla stazione di Cosenza Vaglio Lise, dalla quale poi proseguire verso il centro di Cosenza cambiando ulteriormente vettore (treno di Ferrovie della Calabria per Cosenza Centro o bus urbano AMACO). E’ chiaro che l’eliminazione della rottura di carico a Sibari, renderebbe decisamente più competitivo il treno, rispetto al bus o all’auto privata, per raggiungere Castiglione Cosentino o Cosenza, da Rossano e Corigliano.
Certo, per realizzare ciò sarebbe necessario reperire le risorse finanziarie all’interno del Contratto di Servizio in vigore tra la Regione Calabria e la Divisione Business Regionale di Trenitalia, e ciò non è sicuramente semplice e scontato, o per lo meno non lo è in tempi brevi. Incredibile ma vero, forse sarebbe persino più semplice e immediato mettere sotto tensione la Sibari – Rossano, e prolungare un Frecciargento in quest’ultima stazione!