Sant’Eufemia d’Aspromonte: uniti in difesa dello storico ponte ferroviario
Attivismo no-stop in questi ultimi giorni, per l’Associazione Ferrovie in Calabria: a seguito della forte mobilitazione che siamo riusciti ad avviare in difesa del ponte ferroviario di S.Eufemia d’Aspromonte, congiuntamente ad Italia Nostra, abbiamo eseguito proprio questa mattina un sopralluogo presso la storica opera d’arte delle ex-Ferrovie Calabro Lucane, posta sulla linea Gioia Tauro – Sinopoli.
Ma non eravamo ovviamente da soli: l’intero comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, con il Sindaco Domenico Creazzo in prima linea, ha alzato le barricate assieme alle attiviste Eurema e Rianice Pentimalli, che hanno avviato un evento facebook per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tematica, chiedendo anche di avviare un “mail-storm” a Ferrovie della Calabria, per chiedere l’annullamento del bando di demolizione del ponte in ferro. Al sopralluogo erano presenti: la Pro Loco, col presidente Luppino Rocco, in veste anche di presidente onorario del Centro Italiano Protezione Civile “I Lupi” di S.Eufemia, il circolo PD ‘Sandro Pertini’ di S. Eufemia, con Domenico Forgione, segretario, e Teresa Borrello, la consulta cittadina con Rossella Morabito, presidente, L’associazione Terzo Millennio con i soci Salvatore Foti, Maria Iero e me medesima ed i Calabresi Creativi con Domenico Rositano.
La prima tappa di questa mattina (la seconda è stata un sopralluogo nei pressi del ponte), perciò, è stata presso il Palazzo di Città di Sant’Eufemia d’Aspromonte, per una breve riunione assieme agli attivisti, al Sindaco ed al Vice-Sindaco Cosimo Idà, che hanno illustrato “lo storico” di questa vicenda che si protrae ormai da più di un anno. Una vicenda legata purtroppo ad un fenomeno di dissesto idrogeologico che sta causando danni alle propaggini del centro abitato, non molto lontano dal ponte in ferro che comunque, ad un’analisi per lo meno visiva, non appare nè danneggiato nè deformato in alcun modo dal movimento franoso. In ogni caso, le strade da seguire per ottenere l’annullamento del bando di demolizione (demolizione che, vista la particolare posizione dell’opera all’interno del territorio, avrebbe dei costi esorbitanti, probabilmente ben più dei 145.000 Euro offerti da Ferrovie della Calabria!) sono complessivamente due: una relativa alla messa in sicurezza del territorio di S.Eufemia, area su cui sorge il ponte compresa, attraverso fondi speciali messi a disposizione dallo Stato per il contrasto al dissesto idrogeologico, e la seconda (come specificato nella nostra lettera), legata al valore storico della struttura, legalmente riconosciuto in quanto di età superiore ai 70 anni (comma 1 dell’articolo 12 del D. Lgs. n. 42/2004). Perciò, prima di procedere alla sola vendita della struttura (non si parla di demolizione, all’interno della legge specifica!), deve essere obbligatoriamente effettuato su richiesta dell’ente proprietario dell’immobile, un sopralluogo di tecnici del Ministero dei Beni Culturali. Passaggio che è probabile non sia stato effettuato, prima di procedere alla pubblicazione del bando di demolizione, al quale si è dimostrato contrario persino l’ex-Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, ed il Consigliere Regionale Giuseppe Giudiceandrea (impegnatissimo anche nella causa di difesa della Ferrovia Silana), che ha avviato un’interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale.
Insomma, la partita è ancora aperta, ma si spera possa chiudersi al più presto nel migliore dei modi: nel frattempo annunciamo che questa domenica, dalle ore 13.30, a proposito del ponte si terrà un dibattito tra l’Associazione Ferrovie in Calabria e la dirigenza di Ferrovie della Calabria, all’interno di una trasmissione di Radio Radicale condotta da Nicolas Ballario, mentre mercoledì 22 luglio alle ore 18.30 si terrà all’interno della sala del consiglio comunale, un dibattito pubblico al quale prenderemo parte anche noi di Ferrovie in Calabria, rappresentando anche il coordinamento nazionale di Italia Nostra che ha preso a cuore la tematica sul recupero del ponte ferroviario.
Un ottimo esempio di come in Calabria la coordinazione e la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini porti a risultati concreti: Sant’Eufemia d’Aspromonte sia quindi da insegnamento, specie nella causa comune relativa al rilancio delle tratte delle ex-Ferrovie Calabro Lucane. Un rilancio che va dalla Sila all’Aspromonte, nelle modalità che più si addicono ad ogni linea ferroviaria e ad ogni territorio, con un occhio di riguardo al turismo ferroviario ed al Trasporto Pubblico Locale.