Nuova livrea per le carrozze UNITALSI: saranno tutte ristrutturate a Reggio Calabria
Come anticipato nella serata di ieri con un post di lancio sulla nostra pagina associativa, il “colpo di grazia” alla livrea XMPR, che negli ultimi 20 anni ha contraddistinto il materiale rotabile di Trenitalia, parte proprio da Reggio Calabria. Trenitalia Divisione Passeggeri Long Haul, dopo aver avviato già da due anni l’applicazione della nuova livrea IC giorno sulle vetture UIC-Z e Gran Conforto e la versione notte su WL e cuccette T4 Comfort, passa oggi all’applicazione di una nuova veste anche sull’unico materiale rotabile per il quale ancora veniva mantenuta la ormai vecchia livrea XMPR: ci riferiamo alle carrozze UIC-X cuccette tradizionali da 6 posti (sia ristrutturate che originali), vetture bagagliaio tipo UIC-Z ed UIC-X, vetture barellate per trasporto infermi tipo UIC-X. In pratica, l’intero parco vetture utilizzato per i ben noti treni dei pellegrinaggi UNITALSI da tutta Italia per Lourdes: parliamo di 149 cuccette (in gran parte allo stato d’origine e con finestrini apribili), circa 40 bagagliai tra UIC-X ed UIC-Z1, 10 vetture barellate tipo UIC-X (di cui una ancora dotata di finestrini apribili). La nuova livrea verrà applicata su tutto il parco sopracitato, presso l’IMC di Reggio Calabria: tutte le carrozze assegnate nei vari depositi italiani, raggiungeranno gradualmente la punta della nostra Calabria per essere lavorate presso le officine reggine, le quali già da tempo si occupano della manutenzione ordinaria di tutto il parco “pellegrini”. Una curiosità: insolitamente sia le vetture cuccette che la vettura barellata, sono state classificate “A”, ovvero vetture di prima classe con posti a sedere, quando normalmente dovrebbero essere classificate “Bc” nel caso delle cuccette, e “BM” nel caso della vettura barellata.
Nel dettaglio, la nuova livrea prevede in primis le porte di salita/discesa in rosso, come da apposita normativa per l’immediata individuazione degli accessi alle carrozze: il rosso, inoltre, assieme ad un inedito color oro, demarca le grandi fasce in blu (analogo a quello della nuova livrea IC Notte), bianco e grigio. Grigio che, in alcune vetture, pare essere più scuro al punto da ricordare addirittura lo storico “grigio ardesia”, onnipresente per decenni in gran parte del parco vetture delle Ferrovie dello Stato, fino ai primi anni 2000. Le vetture da noi fotografate, che nello specifico sono 3 UIC – X a cuccette, 1 UIC – X barellata, 1 Bagagliaio UIC – X ed 1 bagagliaio UIC – Z, sono caratterizzate da una tonalità di grigio molto chiara, ed una larghezza ridotta della fascia blu centrale, che dovrebbe contenere il pittogramma “CUCCETTE” ed il relativo simbolo, come visibile nella fotografia pubblicata dagli amici di ferrovie.it. E’ probabile quindi che nel nostro caso, ci si trovi di fronte ad una sorta di schema provvisorio, in ogni caso incompleto.
Il nostro auspicio è che all’applicazione della nuova livrea, a nostro parere molto gradevole (anche se l’utilizzo di fasce diagonali valorizza poco lo schema lineare di una vettura), segua anche un ristrutturazione interna delle vetture ancora allo stato d’origine, ovvero quelle dotate di finestrini apribili e precedentemente ristrutturate a cavallo tra il 2004 ed il 2006: i viaggi tra l’Italia e Lourdes in treno organizzati dalle varie sezioni UNITALSI presenti sul territorio nazionale, rappresentano una tradizione storica da conservare, valorizzare ed anche incrementare, non certo per motivi “nostalgici”, ma effettivamente per motivi logistici e di comfort. Nonostante infatti i tempi di percorrenza di questi treni non siano certo minimi (parliamo anche di oltre 36 ore per i convogli speciali da/per la Sicilia), il vettore ferroviario risulta comunque quello maggiormente idoneo al trasporto di infermi, e di grandissimi quantitativi di merci di ogni genere che viaggiano al seguito di pellegrini e volontari. Nei casi in cui l’UNITALSI si è servita di bus (che in alcuni casi sono comunque previsti da calendario dei viaggi), è stata costretta ad organizzare vere e proprie carovane di pullman con tanto di autotreni al seguito per il trasporto delle merci: a dir poco assurdo, nell’era in cui l’attenzione per l’ambiente ed alla riduzione dell’incidentalità stradale, sono argomento quotidiano della politica e della società civile. Ma non solo pellegrini, ovviamente: le vetture UIC-X a cuccette, non raramente vengono utilizzate anche per l’organizzazione di treni charter, con scopi diversi da quelli religiosi. Ben venga quindi possedere un parco vetture “multifunzione”, in buone condizioni estetiche interne ed esterne, e di comfort. Magari chissà, un giorno potrebbero anche tornare utili al ripristino dei rimpianti treni straordinari con auto al seguito (ancora oggi decine di persone ci contattano sulla nostra pagina Facebook ufficiale per proporne il ritorno tra la Calabria e Roma, Bologna, Milano e Torino), da istituirsi nei periodi estivi, tra il nord ed il sud Italia, senza però dimenticare che, in ogni caso, ci troviamo di fronte a vetture che si avvicinano ormai ai 40 anni di vita, e con milioni di km percorsi nella loro lunga ed onorata carriera, in Italia ed all’estero. Le vetture simbolo dell’Italia anni ’70, ’80 e ’90, per quanto da appassionati non possa che farci piacere vederle “rinascere” una terza volta grazie all’impegno ed alla cura di Trenitalia, sicuramente tra qualche anno meriterebbero la pensione. Non ne sono esenti neppure le totalmente ristrutturate UIC-X Cuccette T4 Comfort, e le vetture letto MU: a quanto un ordine di nuove vetture notte ed Intercity da parte di Trenitalia, visto e considerato che una nazione dopo l’altra, nel resto d’Europa, torna ad investire su nuovo materiale rotabile ordinario, oltre che alle ormai onnipresenti composizioni bloccate?