Nuova Ferrovia Jonica: a Cirò la presentazione del primo cantiere
Una nuova pagina di storia, quella vera, è stata scritta questa mattina in Calabria. A 150 anni dall’apertura della Ferrovia Jonica, il 13 giugno 2017 verrà ricordato come il giorno della posa della prima pietra, a Cirò Marina, della Nuova Ferrovia Jonica.
Non potevamo infatti mancare, invitati dalle istituzioni regionali, alla presentazione di stamane presso la stazione di Cirò, dedicata all’avvio dei primi cantieri per il rinnovo della ferrovia Reggio Calabria – Sibari, alla presenza del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, dell’Assessore Regionale alla Logistica con delega al Piano Regionale dei Trasporti Francesco Russo, dell’Ing. Sergio Stassi (direttore dei lavori di Rete Ferroviaria Italiana), dell’Ing. Pietro Ventura, responsabile dell’omonima impresa di lavori ferroviari che eseguirà i lavori su tutta la Sibari – Melito di Porto Salvo, oltre che degli onorevoli Nicodemo Oliverio e Dorina Bianchi. La conferenza si è tenuta presso l’ex scalo merci della stazione di Cirò, nella quale è sito uno dei tre principali cantieri per il rinnovo della tratta ferroviaria. Nello specifico, come avevamo già descritto in questo articolo precedente, gli interventi di velocizzazione si concluderanno sulla Catanzaro Lido – Sibari (il cui traffico ferroviario è sospeso e sostituito da autobus) entro il 9 settembre. Nell’estate 2018 toccherà invece alla tratta Catanzaro Lido – Locri, mentre nell’estate 2019 alla Locri – Melito, completando così l’istituzione del Rango C di velocità (fino a 150 km/h), la predisposizione delle gallerie all’elettrificazione, il rinnovo di stazioni e relativi apparati (con particolare riferimento ai deviatoi) oltre che eliminazione di passaggi a livello, su tutta la tratta non elettrificata da Sibari a Melito di Porto Salvo, oltre al ripristino della funzionalità delle stazioni “fermascambiate”, rendendo così la tratta ferroviaria una vera e propria linea atta a sostenere un servizio da metropolitana di superficie ad alta frequenza di corse.
Come ha specificato il Presidente Mario Oliverio nel suo intervento, per la prima volta in Calabria, interventi di portata storica dall’Unità d’Italia (ben 530 milioni di Euro, di cui 50 destinati all’acquisto di nuovo materiale rotabile), partono a 15 giorni di distanza dalla firma di un contratto tra la Regione Calabria ed il Ministero dei Trasporti. Regione Calabria che è stata parte attiva nella pianificazione degli interventi: nulla di calato dall’alto come purtroppo quasi sempre accaduto negli scorsi decenni, con gli unici risultati di marginalizzare ulteriormente la nostra regione ed in particolare la fascia Jonica. La Regione Calabria, tra l’altro, si è fatta portavoce con il Ministero dei Trasporti, della necessità di acquistare materiale rotabile bimodale, a trazione diesel ed elettrica da utilizzarsi sulla Jonica, che porterebbe quindi ad una riduzione delle rotture di carico e dei perditempo, permettendo quindi di abbassare i pantografi al termine della linea elettrificata (per esempio a Sibari) e di proseguire dopo pochi minuti verso Reggio Calabria con trazione diesel.
Il Presidente Oliverio, assieme all’Ing. Stassi di RFI e l’Ing. Ventura ha annunciato che in queste settimane, come tra l’altro abbiamo avuto modo di visionare questa mattina durante il nostro percorso in auto da Catanzaro Lido a Cirò, sono attivi tre cantieri principali: Cirò e Cropani per quanto riguarda i lavori di rinnovo dell’armamento, Cutro per quanto riguarda i consistenti lavori di risanamento e messa in sicurezza della lunga galleria ferroviaria.
Ma altri piccoli cantieri sono siti anche a Roccabernarda e Simeri, ed in particolare nei pressi di Simeri già stamattina era in opera un treno cantiere per la rimozione del vecchio armamento (ballast, traversine e rotaie) e la posa di quello nuovo. In totale gli interventi di modernizzazione della linea daranno lavoro a ben 200 operai, che si serviranno di mezzi da cantiere, ferroviari e non, di ogni genere: rincalzatrici, profilatrici, saldatrici, oltre agli spettacolari treni risanatori, che permettono una rapida rimozione del vecchio armamento, il risanamento del sedime (con recupero e pulizia del vecchio pietrisco), e posizionamento di quello nuovo. Il tutto trainato/spinto dalle storiche locomotive “da fatica” dell’Impresa Ventura, le gruppo 51 di origine belga, assieme a varie decine di carri tramoggia a carrelli e non per il trasporto del ballast, e carri pianale per il trasporto delle nuove rotaie e traversine che a migliaia si stanno accumulando nei piazzali delle stazioni, comunicando anche al cittadino più distratto, letteralmente la nascita di una nuova linea ferroviaria.
A margine del convegno, abbiamo comunque discusso sia con l’Assessore Francesco Russo, assieme all’amico Fabio Pugliese, presidente dell’attivissima Associazione Basta Vittime sulla S.S. 106 (la corrispondente “stradale” dell’Associazione Ferrovie in Calabria), ma soprattutto con il Presidente Oliverio, al quale abbiamo esposto (trovando sua piena convergenza di intenti) l’urgenza di trovare una soluzione, da noi attualmente allo studio, per la problematica legata alle due coppie di treni InterCity Reggio Calabria Centrale – Taranto, effettuati con materiale rotabile regionale. I due servizi, finanziati dal Ministero dei Trasporti, una volta rinnovata a fondo l’infrastruttura, è assolutamente inaccettabile che continuino ad essere considerati come un palliativo poco utilizzato dai cittadini a causa della scarsa appetibilità. Il nostro obiettivo è quello di rendere possibile, nel più breve tempo possibile, l’effettuazione degli stessi con materiale rotabile idoneo e la trasformazione di uno di essi (la coppia 562/559) in InterCity Notte Reggio Calabria Centrale – Milano Centrale, senza rottura di carico a Taranto, oltre che di ovvia rivisitazione della traccia oraria. Nelle prossime settimane affronteremo nello specifico questo argomento, pubblicando sui nostri canali mediatici le relative proposte allo studio.
Per il momento, non possiamo che gioiore di un cambiamento epocale che da oggi ha preso il via per la gloriosa Ferrovia Jonica, dopo anni di battaglie, ben consci che la velocizzazione debba essere solo l’inizio di una serie di interventi, che speriamo possano culminare nel più breve tempo possibile nell’elettrificazione, risolvendo definitivamente anche l’annosa criticita legata ai servizi ferroviari a lunga percorrenza.