Cosenza a tutto modellismo: reportage di una mostra…tra due scartamenti!
Immaginiamo di trovarci in una stazione ferroviaria, nodo tra due linee, di cui una di importante comunicazione, che collega il nostro impianto ad una direttrice. Immaginiamo anche che, all’interno di questa stazione, si trovi un punto di interscambio tra la rete ferroviaria nazionale ed un’azienda ferroviaria regionale di TPL, che gestisce una linea a scartamento ridotto che collega l’entroterra.
Immaginiamo ancora, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria, una bellissima mostra fermodellistica organizzata da un gruppo regionale di amatori ed alla quale si sono unite più associazioni, ospitata all’interno del deposito locomotive della società ferroviaria regionale. E proprio nei pressi del grande salone espositivo, i visitatori possono ammirare, in sosta, una storica vaporiera perfettamente funzionante ed i moderni convogli diesel che quotidianamente accompagnano centinaia di pendolari nel proprio luogo di lavoro e di studio. Ed aggiungiamo a tutto ciò, anche un piccolo “porte aperte” all’interno delle officine di riparazione dei rotabili.
No, non ci troviamo in Lombardia, in Veneto, in Emilia Romagna o in altre regioni del Centro/Nord Italia, dove questo tipo di eventi rappresenta la norma ormai da anni: quanto è stato descritto, è il riassunto delle due bellissime giornate ferroviarie tenutesi a Cosenza il 25 e 26 ottobre 2014.
La location dello storico evento, promosso dal gruppo fermodellistico FREMO Calabria, è stato ovviamente il deposito/officina delle Ferrovie della Calabria, sito nei pressi della stazione RFI/FC di Cosenza Vaglio Lise. All’interno dell’ampio salone delle conferenze, gentilmente messo a disposizione dall’azienda ferroviaria regionale calabrese, sono stati esposti plastici, diorami, modelli ferroviari e riviste di ogni tipo: assieme al gruppo organizzatore FREMO Calabria (conosceremo tra qualche riga il significato di questa sigla), coordinato dall’attivissimo Mario De Prisco, alla mostra sono state presenti anche altre associazioni calabresi (Gruppo Fermodellistico Tropeano, Associazione Modellisti Catanzaresi, Rhegium), e gli amici dell’Associazione Ferrovie Siciliane.
Ma ovviamente… non poteva mancare anche l’Associazione Ferrovie in Calabria; abbiamo infatti contribuito alla buona riuscita dell’evento, con la nostra esposizione di cimeli ferroviari, cartecei ed oggettistici, fotografie ed anche alcuni modelli in scala H0 (locomotive e carrozze), che abbiamo esposto riproducendo composizioni di treni purtroppo ormai soppressi, affiancandole alle relative tabelle di percorrenza che ormai da anni contraddistinguono le nostre esposizioni.
Tornando al modellismo, abbiamo menzionato più volte la sigla “FREMO”: cosa significa?
FREMO è l’acronimo di: FReundeskreis Europäischer Modellbahner, che in italiano significa: Circolo di Amici Fermodellisti Europei. Questo circolo promuove una visione sociale (e non più solitaria) del modellismo ferroviario. Rispettando alcune norme, infatti, ogni modellista può costruire il proprio modulo da congiungere assieme a quelli di altri appassionati in occasione di meeting, che possono essere più o meno importanti, pubblici o “privati”. Rispettare e seguire le norme FREMO, significa dare un respiro anche “internazionale” al proprio modulo (che può riprodurre qualsiasi ambientazione ferroviaria, dal breve tratto di piena linea alla grande stazione ferroviaria): avendo caratteristiche unificate nelle testate e nelle altezze del piano del binari, il modulo FREMO di un appassionato calabrese, può essere senza problemi congiunto con un altro modulo di un appassionato laziale, piemontese…o tedesco, francese e così via!
A Cosenza, ovviamente, l’attrazione principale è stato il mega plastico in scala H0 (1:87) composto da più moduli, che nel complesso riproduceva, a grandi linee, una parte della storica linea Paola – Cosenza con tratti a cremagliera, purtroppo dismessa dall’inizio degli anni ’90 (anche se gli ultimi treni ordinari circolarono nel 1987), nonostante le promettenti corse prova con locomotive a vapore 981 e carrozze storiche, effettuate nel 1992 tra Castiglione Cosentino e S.Fili, in previsione di uno sviluppo di servizi turistici…
Le stazioni rappresentate nel plastico erano due: Castiglione Cosentino (in costruzione) e Rende. Subito dopo Rende, costruita da Mario De Prisco, una diramazione permette di accedere ad un incredibilmente realistico tratto in cremagliera, opera dell’ingegnere FS Nino Caldarella, oggi in pensione. Alternativamente, i treni potevano proseguire verso un cappio di ritorno, e rientrare verso Castiglione Cosentino, nei pressi della quale era presente un ulteriore cappio con tanto di stazione nascosta per l’alternanza di più convogli. Anche nel tracciato non mancano gli scorci interessanti, dal tratto di ferrovia sovrastato da una “casamatta”, fino a quello caratterizzato dalla presenza di un ponte provvisorio a travata metallica, probabilmente costruito a seguito del crollo di quello “fisso” a causa di un’alluvione: un’opera ben nota e diffusa in Calabria, e proprio nel 2013, nei pressi di Marcellinara, una nuova struttura simile è sorta, per ripristinare la continuità della ferrovia Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale.
Una nota realistica, ma un po’ …inquientante, è stata il “terribile” deragliamento avvenuto sul plastico, proprio sul ponte provvisorio, a causa del non rispetto del rallentamento da parte di un treno merci, composto da carri frigorifero trainati da una D445! A proposito di rotabili: non essendo elettrificato, il plastico è stato percorso solo da rotabili a vapore ed a trazione diesel di varie epoche. Regina della situazione, ovviamente una vaporiera 981 con biellismo a bassa pressione perfettamente riprodotto e funzionante sul tratto in cremagliera. Ma sui tratti ad aderenza naturale, la circolazione è stata scandita dalle D445, D345 e D341 in testa ad ogni tipo di composizione, dai treni merci fino ai treni Regionali/Locali/Accelerati ed agli Espressi, prerogativa di carrozze UIC-X e 1959 (anche a cuccette) in livrea rosso fegato. Non è mancato qualche salto all’attualità, con un InterCity che addirittura è stato dedicato a noi di Ferrovie in Calabria! L’amico Massimo Olivito ci ha onorato con la circolazione del “mitico” InterCity 559/562 Reggio Calabria Centrale – Taranto via Jonica, anche se a livello modellistico…la composizione è stata molto più accettabile di quella reale, visto che la D445 in livrea XMPR ha trainato due UIC-X Giubileo in livrea bianca, e non le vetture UIC-X IR, normalmente utilizzate per treni Regionali, che circolano quotidianamente sul nostro InterCity Jonico. Ma si sa, con il modellismo non c’è limite al sogno e soprattutto alla fantasia, in un panorma ferroviario reale, che si rivela ogni giorno di più asettico e razionale. Anche le automotrici hanno fatto la loro parte: dalle ALn668 serie 1000, fino alla minuscola ALn56, passando per il TEE Breda e le ALn668 serie 1700. Nota curiosa: sul plastico ha circolato l’ALn668 1711, mentre all’interno della nostra esposizione di cimeli storici, ci ritrovavamo la targhetta identificativa dell’ALn668 1712, ed il libro di condotta di questa serie di automotrici…con rappresentata, in copertina, l’unità 1710!
Di assoluto realismo e versatilità, la gestione del plastico in digitale: è ormai definitivamente terminata l’era di sezionamenti nei binari e marcia e ripartenza a scatto dei rotabili.
Ma oltre al plastico modulare, di assoluta degna di nota sono state le riproduzioni meticolose ed ormai pressochè complete, delle stazioni di Catanzaro Città e della fermata di Catanzaro Pratica, opera dell’Associazione Modellisti Catanzaresi:
Ma qualcosa di importante, a tema FCL, bolle in pentola anche in casa GFT (Gruppo Fermodellistico Tropeano):
L’affluenza di visitatori alla mostra, nella giornata di domenica 26 (sabato 25 è stato dedicato al meeting FREMO, con partecipazione riservata alle associazioni), è stata notevole, con centinaia di bambini (ed adulti tornati bambini per l’occasione!) che hanno affollato la sala ed il piazzale antistante la stessa…dove si trovava in mostra, ovviamente, una delle più belle e particolari locomotive a vapore d’Europa: ci riferiamo alla FCL 353, protagonista di tanti treni speciali in Sila e sulla Cosenza – Rogliano, organizzati anche da noi di Ferrovie in Calabria, e che presto… ri-ritornerà a sbuffare! Assieme alla vaporiera, erano visitabili anche due vetture a terrazzini del treno storico (una BCMR a carrelli e la CDU, mista/bagagliaio a due assi). Anche se non previsto nell’organizzazione della giornata, nel pomeriggio di domenica abbiamo provveduto ad illustrare ai visitatori accorsi a visitare locomotiva e carrozze, la storia e le iniziative relative al treno a vapore di Ferrovie della Calabria.
Insomma, il meeting modellistico di Cosenza, al suo primo debutto, si è rivelato più che promettente…anche grazie ad una location che migliore non potrebbe essere: siamo convinti che questa iniziativa debba divenire un appuntamento fisso, che a nostro parere potrebbe riscuotere successo anche più volte all’anno.
Noi di Ferrovie in Calabria ci saremo sempre, al fianco degli amici modellisti: come abbiamo specificato in un’intervista rilasciata al blog “L’Ora siamo noi”, l’Associazione Ferrovie in Calabria promuove la cultura del trasporto su rotaia nella nostra regione, e farlo attraverso il fermodellismo, stuzzicando la fantasia e l’interesse delle nuove generazioni, non può che portare al successo ed alla condivisione degli obiettivi della nostra associazione.
In conclusione, ringraziamo ancora una volta Mario De Prisco e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: un grazie particolare ad Antonio Massarini, Capo Tecnico di Ferrovie della Calabria in servizio alle officine di Cosenza, per tutto l’impegno e la passione messa in campo nell’allestimento della sala e nell’eposizione, sul piazzale antistante la sala conferenze, dei bellissimi trenini…in scala reale!
Clicca qui per accedere all’album dedicato alla mostra, pubblicato sulla photogallery Flicrk di Ferrovie in Calabria.