Via libera per la Metropolitana di Catanzaro!
Dieci anni fa, durante l’amministrazione regionale di Agazio Loiero e quella del Comune di Catanzaro presieduta dal Sindaco Rosario Olivo, imparavamo a conoscere una nuova parola, vagamente derivata da famosi elettotreni delle Ferrovie dello Stato, che ci ha accompagnato in modo “platonico” fino a due giorni fa: parliamo del famoso “Pendolo di Catanzaro”. Noi di Ferrovie in Calabria già tra il 2007 ed il 2008, come visibile in questo post pubblicato sul nostro vecchio blog, seguivamo con attenzione (ma forse senza neanche crederci troppo…) l’evoluzione di questo ambizioso progetto di “cura del ferro” nella città di Catanzaro, che sembrava quasi che di lì a poco (e poco, si sa, non è stato!) si dotasse di una avveneristica metropolitana per collegare il centro città con il quartiere di Germaneto che, all’epoca, era ben lontano dal veder circolare oltre 2500 persone al giorno.
La Cittadella Regionale ancora non esisteva, il campus universitario era sorto da poco più di un anno, ancora non c’era traccia della rinnovata Superstrada dei Due Mari, della nuova SS106, mentre volgevano ormai al termine i lavori di costruzione della tanto discussa variante ferroviaria RFI tra Catanzaro Lido e Settingiano, con tanto di nuova stazione di Catanzaro che sarebbe sorta proprio a Germaneto, ed inaugurata il 15 giugno del 2008.
Insomma, tra il 2007 ed il 2008, Germaneto era più conosciuta per il mega concerto di Vasco Rossi del 2004 che per altro, e davvero in pochi potevano immaginare cosa si sarebbe sviluppato di lì a qualche anno, al punto da dare un senso ad una vera e propria metropolitana di superficie.
20 gennaio 2017: alla cittadella Regionale, nel quartiere di Germaneto, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio firma il via libera ai lavori di costruzione della Metropolitana di Catanzaro. Via libera, stavolta per davvero, per il Pendolo. La cerimonia si è svolta alla presenza dell’Assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Roberto Musmanno, del Prefetto di Catanzaro Luisa Latella, del dirigente regionale e responsabile del procedimento, Salvatore Siviglia, del progettista dell’opera Domenico Angotti, del vicesindaco di Catanzaro Gabriella Celestino, di Egidio Altomare, in rappresentanza della Societa’ aggiudicatrice dell’Appalto, Vianini S.p.A. e Don Pino Silvestre, Vescovo vicario di Catanzaro, ed ovviamente del Direttore Generale delle Ferrovie della Calabria (società che gestirà il servizio sulla costruenda infrastruttura), Giuseppe Lo Feudo.
103 milioni di Euro sono l’investimento per la nuova opera ferroviaria catanzarese, in parte finanziati attraverso il POR 2014-2020, grazie all’impegno della giunta Oliverio, dopo che il progetto era stato definanziato: non è certo secondario specificare che, finalmente, anche la Calabria sembra capace di utilizzare le ingenti risorse finanziarie che l’UE da anni mette a disposizione anche nel campo dei trasporti. Il Presidente della Regione, durante la conferenza stampa alla quale non potevamo ovviamente mancare, ha annunciato che in tempi brevissimi ci sarà il via libera anche alla costruzione del sistema metropolitano di Cosenza e, con il ripristino e l’eventuale velocizzazione della linea a scartamento ridotto Catanzaro – Cosenza, i sistemi “metro” dei due capoluoghi calabresi verranno interconnessi, con ricadute positive sulla mobilità dei cittadini uniche nella storia della Calabria, anche e soprattutto per tutti coloro che abitano nelle aree interne. L’elettrificazione della Cosenza – Rogliano, necessaria a prolungare il servizio tranviario cosentino, verrà infatti affiancata dalla messa in sicurezza e upgrade della Catanzaro – Soveria Mannelli e, si spera al più presto, al ripristino della Marzi – Soveria Mannelli interrotta da frane, lungo la quale qualche settimana fa si stava lavorando per la pulizia del sedime. Per la Rogliano – Cosenza e la Soveria – Catanzaro sono stati stanziati 56 milioni di Euro, mentre per il ripristino della Marzi – Soveria si parla di 8 milioni di Euro, già stanziati in questo caso dal Ministero dell’Ambiente.
Ma non la facciamo troppo lunga, e dedichiamoci adesso alla descrizione del sistema metropolitano catanzarese, riprendendo quanto illustrato egregiamente dall’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno.
All’asse principale già esistente, ovvero la linea FdC Catanzaro Lido – S.Maria di Catanzaro – Catanzaro Città di circa 11 km, verrà affiancato un nuovo asse di 5 km che collegherà il Campus Universitario/Policlinico, la Cittadella Regionale e la stazione RFI di Catanzaro Germaneto sulla linea Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, con tre rispettive stazioni/fermate. Il nuovo asse, denominato “Linea C”, si diramerà dalla Catanzaro Lido – Catanzaro Città dalla fermata di Dulcino, ed avrà un punto di incrocio presso la stazione del policlinico universitario ed una stazione terminale a due binari unificata con quella RFI di Germaneto. Da Catanzaro Sala a Catanzaro Lido, invece, l’attuale linea ferroviaria verrà totalmente rinnovata e raddoppiata (assumendo le denominazioni di “Linea A” e “Linea B”), nella maggior parte dei casi riutilizzando il sedime ferroviario dismesso nel 2008 delle FS che affianca l’attuale tracciato FdC, e l’attraversamento del quartiere di S.Maria sarà totalmente sotterraneo, con tanto di costruzione della nuova stazione, per ricucire quel tessuto urbano da decenni “spezzato” dalle due linee ferroviarie FC ed FS (quest’ultima dismessa, appunto, nel giugno 2008). Tra Catanzaro Lido e Catanzaro Sala sorgerà anche una nuova fermata, denominata “Magna Grecia”, tra la stazione di Catanzaro Lido e la fermata di Aranceto, a servizio del popoloso quartiere di Fortuna.
In breve, quindi, un treno partito da Catanzaro Città in direzione Catanzaro Lido, superato il tratto in cremagliera tra Pratica e Sala (che probabilmente verrà potenziato nella sua capacità di traffico attraverso la costruzione di un punto di incrocio intermedio), subito dopo la fermata di Dulcino potrà essere instradato verso Germaneto o verso Catanzaro Lido. Ed ovviamente viceversa, i treni da Germaneto e da Catanzaro Lido viaggeranno sugli stessi binari tra Dulcino e Catanzaro Città.
Impossibile (se non si prevede un cambio banco) l’effettuazione di treni diretti tra Catanzaro Lido e Germaneto…a meno che, ovviamente, non ci si serva di quelli di Trenitalia diretti a Lamezia Terme!
Per quanto riguarda le stazioni, non possiamo fare a meno di notare che sia quella di Catanzaro Lido che quella di Catanzaro Sala, verranno pesantemente ristrutturate in modo da renderle più funzionali ed adeguate ad un servizio metropolitano. In particolare, finalmente, quella di Catanzaro Lido FdC verrà direttamente connessa attraverso un camminamento interno, con quella poco distante delle Ferrovie dello Stato.
Quello che più ci lascia invece perplessi, è questa coppia di render:
Si tratta più che chiaramente della dismessa stazione RFI di Catanzaro Sala: ma quale mai sarebbe il senso di questo binario, servito da pensiline, che sembra passare proprio davanti al vecchio fabbricato viaggiatori FS? Da progetto (oltre che per intuito) a Sala solo la stazione FdC dovrebbe essere interessata da lavori visto che, ovviamente, la linea ferroviaria prosegue verso Catanzaro Città…cosa che, se passasse dalla ex stazione RFI, non potrebbe ovviamente avvenire, in quanto posta ad una quota molto inferiore rispetto alla linea FdC che, subito dopo la relativa stazione, impegna già la tratta in cremagliera verso il centro città. Da Sala FS, il binario riportato o termina sul posto (senza chiari motivi) o…entra nella galleria del Sansinato FS, ma per andare dove?
Un mistero che speriamo di svelare presto!
Questo è invece il render più “razionale” della stazione FdC di Sala, com’è oggi e come sarà domani:
Avviandoci verso la conclusione di questo articolo, non possiamo non soffermarci su un importante aspetto. In tanti ci chiedono se la realizzazione di questa opera abbia senso, o se ci stiamo avviando verso la costruzione di una nuova cattedrale nel deserto, specie dopo il “bidone” tirato alla città di Catanzaro con la chiusura dell’attraversamento cittadino delle Ferrovie dello Stato e soppressione dell’utilissima stazione FS di Catanzaro Sala.
La nostra opinione è che il costruendo sistema metropolitano catanzarese il suo senso ce l’abbia eccome, ed abbia grosse potenzialità di traffico viaggiatori.
L’apertura della Cittadella Regionale ha spostato quasi definitivamente il baricentro “lavorativo” di Catanzaro. Da lunedì al venerdì oltre 1800 impiegati, più comuni cittadini che devono effettuare commissioni di vario tipo, raggiungono il palazzo della Regione. Altrettanti raggiungono il campus universitario ed il policlinico, mentre sempre di più iniziano a lavorare nelle tante piccole e medie attività commerciali che via via sorgono nel quartiere di Germaneto. Tutta utenza che, potenzialmente, potrebbe lasciare a casa l’auto e servirsi del mezzo pubblico.
Analizzando nello specifico il tratto di 5 km dalla stazione di Germaneto RFI a Dulcino, è impossibile pensare che questo breve ramo ferroviario non abbia senso, poichè diventerà fondamentale per gli spostamenti tra il centro di Catanzaro (ma potenzialmente anche dal resto delle località servite da tutta la ferrovia Catanzaro – Cosenza!) e l’area di Germaneto, ma anche per quelli in senso opposto, per chi raggiungerà per esempio la stazione RFI di Germaneto con i treni di Trenitalia ed interscambierà con il Pendolo, che partirà di fianco al binario 1 di RFI, per andare in Regione, al Policlinico, all’Università o in Centro Città.
Centro Città che avrà quindi due “porte” ferroviarie, una a Catanzaro Lido ed una a Germaneto: entrambe, inoltre, raddoppieranno la loro importanza una volta collegata direttamente all’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme, la linea Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, come nuovamente ribadito dal Presidente Oliverio e dall’Assessore Musmanno alla conferenza stampa di presentazione del Pendolo.
Tutto questo, ovviamente, funzionerà ancor più alla perfezione se il trasporto su gomma, sia urbano che extraurbano, servirà da adduttore e non risulterà in sovrapposizione così come troppo spesso capita ancora in gran parte del territorio calabrese. Senza dimenticare il fattore materiale rotabile: bene la metropolitana, ma prima di inaugurarla (probabilmente tra due anni), bisogna essere pronti con i treni nuovi, vista la carenza quasi cronica di convogli delle Ferrovie della Calabria. 70 Milioni di Euro sono stati stanziati dal CIPE, alla Regione Calabria, proprio per acquisto di nuovi treni: speriamo non spariscano nei meandri della burocrazia italiana, come troppo spesso accaduto.
Ma siamo certi che così non sarà, poichè una nuova era della ferrovia sta nascendo in Italia, ed a quanto pare anche Calabria: tenetevi forte, perchè siamo solo all’inizio!