Locomotive ex Italcementi di Catanzaro: ultimi aggiornamenti
Ha sollevato un polverone (e ci viene da dire “finalmente!”), qualche giorno fa, il misterioso spostamento delle due locomotive ad accumulatori risalenti al 1929, donate dall’Italcementi al Comune di Catanzaro nell’ormai lontano 2012. I due rotabili, salvati grazie all’impegno della nostra associazione assieme ad Italia Nostra, a molti attivisti catanzaresi ed al consigliere comunale Sergio Costanzo, si trovano da oltre sei anni accantonati nell’area in cui sorgeva il cementificio, su un tratto di binario recuperato da quel che rimaneva del raccordo ferroviario tra la stazione FS di Catanzaro Sala, ed il vecchio stabilimento industriale. In questi sei anni, comunque, noi di Associazione Ferrovie in Calabria non siamo certo stati con le mani in mano, relativamente ad una degna destinazione espositiva o comunque conservativa per queste due locomotive di grandissimo valore e rarità. Abbiamo più volte incontrato il Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, proponendo una eventuale monumentazione presso il Parco della Biodiversità, mentre in tempi più recenti, grazie alla collaborazione del Presidente della Pro Loco di Catanzaro Filippo Capellupo, abbiamo anche incontrato l’ex assessore al turismo ed alla cultura del Comune di Catanzaro, la dott.ssa Daniela Carrozza. Abbiamo incontrato inoltre l’ex Direttore Generale dell’AMC Luigi Siciliani, al quale era stato proposto un temporaneo ricovero delle due locomotive all’interno dei capannoni sociali AMC, per preservarle dalle intemperie in attesa di decisioni sul loro restauro e monumentazione.
Purtroppo nessuno di questi canali ha portato ad un risultato, anche piccolo: le due locomotive dov’erano, sono rimaste. L’unica protezione dai rigori estivi ed invernali, paradossalmente, è stata la rigogliosa vegetazione che in questi anni le ha sommerse!
Qualche giorno fa, invece, qualcosa è accaduto: probabilmente per consentire una più agevole esecuzione dei lavori di costruzione del Pendolo, la nascente metropolitana di Catanzaro, il piazzale dell’ex cementificio è stato integralmente disboscato (peraltro nelle intenzioni del Comune dovrebbe nascere in quel luogo il parco naturalistico della Fiumarella)…e con un mezzo meccanico, le due locomotive spostate di qualche metro. Il reale obiettivo, però, da quanto si è potuto apprendere, sembrava fosse quello di un fantomatico spostamento a Paola e monumentazione presso un “museo ferroviario” (che in realtà non esiste nè a Paola nè altrove in Calabria). Qualsiasi fosse stato comunque l’intento, che forse prevedeva comunque uno spostamento dalla città di Catanzaro, luogo in cui invece questi due rotabili devono rimanere in quanto rappresentati di un pezzo di storia del Capoluogo, ciò che oggi è certo è che grazie agli amici del Comitato delle Associazioni per il Recupero della Stazione di Catanzaro Sala, i due mezzi dalla loro sede non sono stati spostati. Grazie infatti all’intervento dell’Ing. Claudio Ruga, a capo del coordinamento delle associazioni, è stata bloccata qualsiasi operazione di spostamento e le prospettive di recupero delle locomotive nella città di Catanzaro sono tornate a farsi più concrete. In realtà (almeno per il momento), non di certo grazie al Comune di Catanzaro, ma grazie all’Impresa Francesco Ventura di Paola, specializzata in lavori sull’armamento ferroviario ed al momento all’opera nella costruzione del Pendolo. Immediatamente, infatti, abbiamo contattato tramite mail per chiedere “aiuto” nel recupero di questi mezzi, l’Assessore Regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, le Ferrovie della Calabria e l’Impresa Francesco Ventura di Paola, nella persona dell’attuale responsabile Pietro Ventura che si è dimostrato favorevole ad un restauro dei due mezzi. In realtà anche da parte di Ferrovie della Calabria, per il momento in modo comunque informale, è stata dimostrata disponibilità a discutere di come poter eventualmente procedere ad un recupero (o per lo meno ad un temporaneo ricovero) dei mezzi in questione.
La proposta che comunque noi di Associazione Ferrovie in Calabria vogliamo lanciare, e che peraltro abbiamo già comunicato all’Impresa Francesco Ventura, prevede un immediato trasferimento delle due locomotive dal loro attuale luogo di accantonamento presso l’ex area Italcementi, all’ex scalo merci FS di Catanzaro Sala, dotato di ben 6 binari ed attuale “quartier generale” dell’Impresa Francesco Ventura, dove vengono ricoverati mezzi e materiali per l’esecuzione dei lavori del Pendolo. Si tratta quindi di un’area attualmente sorvegliata 24 ore su 24, dove sarebbe possibile eseguire anche un recupero estetico delle locomotive. Successivamente al restauro, le locomotive potrebbero rimanere monumentate proprio all’interno dello scalo, visto e considerato che nel progetto di riqualificazione dell’ex stazione di Catanzaro Sala, è previsto un riutilizzo dell’ex scalo merci come area verde. Vogliamo segnalare inoltre che, questa mattina, siamo stati contattati dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, che di concerto con l’Ing. Domenico Angotti, progettista del Pendolo, ha proposto anch’esso una monumentazione dei due rotabili presso le aree adiacenti (da definire se il piazzale antistante o ex scalo merci) la stazione FS di Catanzaro Sala, dimostrandosi disponibile a raggiungere questo obiettivo nel contesto dei lavori di riqualificazione dell’area e costruzione del Pendolo.
Insomma, questa potrebbe essere forse la volta buona: un ringraziamento va ancora agli amici del Comitato per il Recupero della Stazione di Catanzaro Sala, ed in attesa di ulteriori aggiornamenti, pubblichiamo di seguito le inedite fotografie di quando, nell’autunno del 2011, abbiamo scoperto la presenza delle due locomotive all’interno di una piccola rimessa nell’area Italcementi (all’epoca il cementificio era ancora interamente esistente: una grande occasione persa, probabilmente, è stata quella di cancellare totalmente le tracce di un pezzo di archeologia industriale della città di Catanzaro).