Lamezia Terme e le intermodalità mancate: nuovo anno, nuove idee!

All’alba del 2019, nonostante la persistenza di tantissime criticità legate alle frequenze ancora non ottimali ed ai medio-bassi livelli qualitativi dei servizi ferroviari regionali afferenti, lo scalo ferroviario di Lamezia Terme Centrale assume sempre più saldamente il ruolo di principale hub di interscambio modale calabrese. E tale ruolo non potrà che divenire sempre più marcato nel prossimo futuro, viste le prospettive dell’attuale governo nazionale, in continuità con quello precedente, di connettere gli scali aeroportuali con il sistema ferroviario nazionale, integrando ad essi anche i sistemi di trasporto pubblico locale su gomma. 
La stazione di Lamezia Terme Centrale, indubbiamente, avrebbe potuto adempiere con maggiore forza al suo ruolo di centro nevralgico di interscambio ferro/aria, se solo fosse stata ricostruita ex novo in adiacenza allo scalo aeroportuale internazionale di S.Eufemia, posta su un tracciato in variante rispetto a quello attuale. Ad oggi questo ambizioso progetto sembrerebbe essere tramontato, o meglio “relegato” ad un futuro più o meno lontano, ovvero all’auspicata costruzione di una nuova linea ad Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria, che attraverserebbe la Piana di S.Eufemia proprio nei pressi dell’Aeroporto. 
Per adesso, (e questo “adesso” saranno probabilmente molti anni!), Lamezia Terme Centrale rimarrà dove si trova ormai dal 1894: quello che è certo, è che il sistema di collegamento tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto, rimarrà su gomma ed integrato al sistema di bigliettazione ferroviaria, tramite servizi navetta autobus che, come previsto dalla Regione Calabria, diverranno elettrici e su corsia dedicata, aumentandone così la frequenza e diminuendo costi di esercizio, tempi di percorrenza e impatto ambientale. Già oggi è possibile acquistare un biglietto ferroviario, inclusivo del tragitto in autobus di circa 3 km tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto, con origine/destinazione la cosiddetta stazione ferroviaria virtuale di “Lamezia Terme Aeroporto: una sperimentazione unica in Italia, fortemente voluta dalla Regione Calabria ed in particolare dall’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, che ha riscosso un notevole successo tra gli utenti del servizio.
Quello che però, probabilmente, ancora oggi manca alla stazione di Lamezia Terme Centrale, per poter divenire un hub di interscambio completo, ordinato e razionale, è un’area di parcheggio scambiatore ed un’autostazione dedicata ai servizi autobus a lunga percorrenza. Proprio in riferimento a questi ultimi, infatti, ci viene segnalato da tempo (ma anche noi stessi di Associazione Ferrovie in Calabria abbiamo avuto modo di notare tale criticità) come il piccolo piazzale antistante la stazione di Lamezia Terme Centrale sia diventato praticamente un punto di fermata delle numerose autolinee a lunga percorrenza. Enormi autobus, a volte anche in numero di 3 o 4 in contemporanea, si accodano in attesa di effettuare fermata davanti la stazione ferroviaria, creando un caos per la circolazione veicolare (comprese le navette da/per l’aeroporto), che supera l’assurdo. Ovviamente non solo i pullman contribuiscono ad alimentare il caos, ma anche gli ignari viaggiatori in attesa dei bus, sparsi per la strada con tutti i propri bagagli, tra la fermata delle navette urbane e dei bus del trasporto pubblico locale, la pensilina fronte stazione, i vicini bar. 
A ciò si aggiungono ovviamente i taxi e le automobili dei viaggiatori in arrivo/partenza con i treni e con gli autobus: insomma, una situazione spesso indegna per un luogo che dovrebbe essere sinonimo di ordine, razionalità, rapidità, essendo punto di interscambio tra servizi ferroviari, urbani da/per l’aeroporto e altre aree comunali lametine, su gomma pubblici e privati. Proprio per questo, noi di Associazione Ferrovie in Calabria, pur essendo a conoscenza delle notevoli difficoltà per l’acquisizione di un’area privata, immaginiamo da tempo la definitiva razionalizzazione di un caos che dura da decenni, attraverso la costruzione di un grande parcheggio ed autostazione per servizi bus a lunga percorrenza  (in allegato un semplice render per far maggiormente comprendere la proposta) , utilizzando parte del piazzale dell’ex zuccherificio. Nello specifico, abbiamo individuato un’area posta tra la linea ferroviaria (adiacenza al marciapiede del binario 1) ed il corpo centrale dell’ex zuccherificio, che potrebbe ospitare oltre 200 automobili ed almeno 6 autobus a lunga percorrenza in contemporanea nell’area dedicata ad autostazione. Un percorso coperto, posto sul lato in adiacenza alla ferrovia, porterebbe direttamente sul marciapiede del binario 1, sul lato sud della stazione. 


Il piccolo piazzale antistante la stazione ferroviaria, quindi, diventerebbe molto meno intasato di oggi, a beneficio dei servizi urbani su gomma da/per l’aeroporto (sarebbe assurdo dedicare ad essi, in futuro, un’intera corsia e percorso, ma farli rimanere bloccati tra gli autobus a lunga percorrenza in sosta!), oltre ai collegamenti TPL su gomma regionali che, a nostro parere, per un’integrazione gomma/ferro maggiormente spinta, dovrebbero effettuare fermata anche presso la stazione di Lamezia Terme Centrale, oltre che all’Aeroporto. 
Quali sono le difficoltà nella realizzazione di tutto ciò? In primis, sicuramente, il problema legato alla proprietà dell’area individuata per il parcheggio, ancora oggi appartenente alla società CISSEL (Compagnia Italiana Saccarifera Sant’Eufemia Lamezia). Premettendo che il corpo centrale di fabbrica a nostro parere dovrebbe rimanere intatto, ed anzi preservato in quanto esempio di archeologia industriale italiana di grande valore, non sarebbe forse operazione semplice quella di acquisto di solo parte dell’area dello zuccherificio. Ma soprattutto: chi dovrebbe acquistarla, per poi costruirci il parcheggio/autostazione? Probabilmente, volendo rimanere nell’ambito del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, la società che più si avvicinerebbe a questa tipologia di attività, dovrebbe essere la “Metropark”, che in Italia gestisce già numerosi parcheggi nei pressi delle principali stazioni ferroviarie, e nella nostra regione è presente solo a Reggio Calabria Centrale, ma esclusivamente per la gestione di un’area di parcheggio ad uso esclusivo di Poste Italiane. 
Ma non solo Lamezia Terme Centrale: non possiamo non cogliere l’occasione, in questo articolo, per rilanciare la proposta di qualche mese fa, dedicata anche alla stazione di Lamezia Terme Nicastro, posta sull’importante linea ferroviaria trasversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale. Considerando infatti che, finalmente, è stato stabilito che sarà l’attuale tracciato ferroviario tra Settingiano e Lamezia Terme Centrale ad essere elettrificato ed ammodernato (la tratta Catanzaro Lido – Settingiano è stata costruita ex novo, in variante, tra il 2005 ed il 2008), risulta opportuna una consistente riqualificazione del principale impianto ferroviario “urbano” lametino, ovvero quello di Nicastro. Ad oggi questa stazione, pur generando livelli di frequentazione dei treni di tutto rispetto, risulta fortemente carente in servizi e manutenzione. Non è presente ad esempio un’emettitrice automatica di biglietti, e possiede una ex area merci totalmente in stato di abbandono. Quest’area, però, potrebbe divenire un’altra importantissima autostazione, dove attestare le numerose autolinee del trasporto pubblico locale, oltre che urbane, con origine/destinazione Nicastro. Andrebbe anch’essa integrata con percorsi coperti, che conducono al marciapiede del binario 1 della stazione ferroviaria, garantendo così un’eccellente integrazione gomma/ferro nel cuore del più grande nucleo urbano di Lamezia Terme. 
A ciò, relativamente ai servizi ferroviari, andrebbe sicuramente aggiunto il ripristino del servizio ferroviario nella fermata di Lamezia Terme Sambiase e perchè no, una volta elettrificata l’intera Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, anche il prolungamento a Lamezia Terme Nicastro per i servizi ferroviari Rosarno – Lamezia Terme Centrale via Tropea, rendendo così possibile una connessione diretta tra il cuore di Lamezia Terme ed il vibonese, Tropea e Rosarno, e facendo inoltre nascere, di fatto, una sorta di metropolitana di superficie tra Lamezia Terme Nicastro e Lamezia Terme Centrale. 


Ci spingiamo oltre con la fantasia, forse ancora un po’ in balia dei postumi di Capodanno: non dovrebbe essere eccessivamente oneroso avviare e completare fin da subito l’elettrificazione del tratto Lamezia Terme Centrale – Lamezia Terme Nicastro, considerando che fino alle porte della fermata di Lamezia Terme Sambiase (dove si trova peraltro una delle più importanti Sottostazioni Elettriche di alimentazione della Ferrovia Tirrenica Meridionale) risulta presente la palificazione a fianco del binario, mentre fino alla stazione di Lamezia Terme Nicastro mancherebbero soli 4 km di ferrovia da elettrificare!
Come sempre, noi di Associazione Ferrovie in Calabria, con la speranza di essere affiancati anche da altre associazioni/movimenti, porteremo avanti queste istanze nelle sedi opportune: torneremo presto ad affrontare queste tematiche un po’ “rivoluzionarie” anche nel caso di un’altra grande città calabrese, ovvero Cosenza.

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