#iorestoacasa – Ricordi ferroviari di Calabria – Il Brutia Express Cosenza – Rogliano

Questo lungo periodo di quarantena qualche lato positivo, se così possiamo definirlo, lo sta avendo: c’è molto più tempo per ricordare. Ricordare quello che siamo stati, e quello che passo dopo passo abbiamo costruito, come Associazione Ferrovie in Calabria, per il rilancio del turismo ferroviario calabrese. Questo articolo lo vogliamo oggi dedicare alla comunità di Rogliano, uno dei comuni “zona rossa” calabresi causa diffusione del Covid-19, ed agli amici Giovanni Altomare e Antonio Simarco, rispettivamente Sindaco e Consigliere Comunale di Rogliano, tra l’altro contagiati da Coronavirus e per fortuna in via di guarigione. Un articolo dedicato a Rogliano ed a colore che, dal 2014, assieme all’Associazione Ferrovie in Calabria ed alle Ferrovie della Calabria srl, hanno fatto tornare a sbuffare la vaporiera FCL 353, dall’agosto 2016 trasferitasi in Sila, per il servizio turistico sulla tratta Moccone – San Nicola Silvana Mansio. Un sogno che si è realizzato: ogni iniziativa da noi organizzata sulla Cosenza – Rogliano (e dal 2014 a inizio estate 2016 sono stati organizzati circa 15 eventi con il treno a vapore, denominati “Brutia Express”), mirava a promuovere il ripristino della Ferrovia Silana e le infinite potenzialità legate allo sviluppo economico di un territorio, legate al turismo ferroviario. 
Ma come è nato il Brutia Express, ovvero i primi treni turistici organizzati dall’Associazione Ferrovie in Calabria? Tutto è iniziato nel febbraio del 2014, grazie alla forte spinta e passione dell’allora Presidente di Ferrovie della Calabria srl, Giuseppe Pedà, dal 2015 nostro socio onorario. Prima del marzo 2014, la FCL 353, terminato il restauro e la rimessa in esercizio a fine 2012, era stata utilizzata solo saltuariamente: uno degli eventi, fu il treno fotografico, a dir poco spettacolare, organizzato nel 2013 sempre sulla tratta Cosenza – Rogliano dal noto fotografo ferroviario e grande appassionato svizzero, Hansjürg Rohrer. 
Fin da subito, al Presidente Giuseppe Pedà abbiamo proposto la riattivazione di un servizio ferroviario turistico a vapore, in stretta collaborazione tra l’Associazione Ferrovie in Calabria e le Ferrovie della Calabria srl (prefigurando quelle che sarebbero state, tre anni dopo, le direttive della Legge Nazionale sulle Ferrovie Turistiche n.128/2017), proprio sulla tratta Cosenza – Rogliano. Ovviamente, con l’obiettivo finale di ritornare in Sila, cosa che si realizzò dopo due anni, ad agosto 2016, in primis grazie al forte impegno dell’allora Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture, il Prof. Roberto Musmanno, il Consigliere Regionale Giuseppe Giudiceandrea, e tante altre figure sul territorio. Ma questa è un’altra, lunga e bellissima storia che racconteremo in un altro articolo! 
Tornando alla Cosenza – Rogliano, la nostra proposta venne considerata positivamente da Giuseppe Pedà, anche alla luce di una collaborazione già in essere tra FdC e l’Associazione, relativamente alla gestione di una mailing list destinata all’utenza pendolare, che veniva costantemente informata su eventuali variazioni ai servizi, modifiche d’orario ed alle tariffe e tanto altro. 
Il 2 marzo 2014, si realizza un grande sogno, ed uno dei passi storici dell’Associazione Ferrovie in Calabria: il primo treno a vapore da noi organizzato, in collaborazione con la sezione crotonese di Italia Nostra, in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie non Dimenticate. Differentemente dalla Ferrovia Silana, non ci trovavamo su una ferrovia turistica, ma su una linea ferroviaria attiva al servizio ordinario con treni dei pendolari, sospeso nei giorni festivi. La circolazione, anche quando organizzavamo il Brutia Express, veniva regolata dal Dirigente Centrale Operativo con sede a Catanzaro. Ai tempi non esisteva ancora il nostro Railbook.it, il primo portale di booking per treni storici, utilizzato per i nostri eventi con il Treno della Sila, ma anche da tante altre associazioni che si occupano di turismo ferroviario in Italia. Le prenotazioni le ricevevamo telefonicamente o via email, e trascorrevamo giornate intere a sistemare ogni viaggiatore al meglio, servendoci di un semplice (ma complesso e poco efficiente) schema delle vetture a terrazzini, costruito su Excel (!!). Nonostante ciò, alcuni eventi riuscimmo ad organizzarli persino prevedendo l’andata tra Cosenza e Rogliano con doppia composizione di complessi Stadler DE M4c 500, per ottimizzare i tempi di percorrenza, e ritorno in treno a vapore!
La partenza era fissata da Cosenza Vaglio Lise, con sosta a Cosenza Centro e Pedace per breve escursione a piedi lungo le prime centinaia di metri della diramazione verso Camigliatello-San Giovanni in Fiore, per rilanciare la nostra proposta di riattivazione della Ferrosilana, ripartenza verso Rogliano. Questo primo evento ebbe un risalto a dir poco storico sui social, ma soprattutto sulle riviste del settore, anche a livello internazionale. La FCL 353 ritornava in vita, e tornava a sbuffare con una iniziativa della neonata Associazione Ferrovie in Calabria: la svolta per una Regione che era divenuta ultima nel mondo del turismo ferroviario. 

Fino a inizio estate 2016, i “Brutia Express” sulla Cosenza – Rogliano si sono ripetuti in tutte le stagioni, ognuno di essi dedicato ad un tema: dalle cantine enologiche di Rogliano, alla Sagra del Maiale di Rovito organizzata dall’Associazione “Boscolandia”, alle Giornate delle Ferrovie non Dimenticate, ma anche con iniziative “inverse”, ovvero dedicate alla visita del centro storico di Cosenza, in collaborazione con “Scopri Cosenza” e la stessa amministrazione comunale.
Ma è stato con Rogliano il primo grande feeling nato con l’Associazione Ferrovie in Calabria (ricordiamo tra l’altro l‘evento dedicato ai 100 anni della Cosenza – Rogliano, organizzato proprio in quest’ultimo comune), poiché era qui che avvenivano le visite guidate presso il bellissimo centro storico e le relative cantine, con la costante presenza delle degustazioni degli amici del ben noto e buonissimo Pane di Cuti o delle Conserve Scalzo. 
Ogni arrivo del treno a vapore era accolto con festeggiamenti a dir poco incredibili, ed è stata sempre grande l’affetto e l’accoglienza dei cittadini di Rogliano, nei nostri confronti e nei confronti dei viaggiatori, che già all’epoca, sempre di più, iniziavano ad arrivare anche dal resto d’Italia e dall’estero (ricordiamo ad esempio con piacere la presenza di appassionati olandesi). 
Le stesse manovre del treno storico erano uno spettacolo, con la giratura della FCL 353, sulla piattaforma perfettamente restaurata dalle maestranze delle officine FdC di Cosenza, con particolare riferimento al Capo Unità Tecnica Antonio Massarini, ammirata dall’alto da centinaia di cittadini del posto. 
Ma anche la bellezza della linea Cosenza – Rogliano era una delle caratteristiche salienti di questi primi nostri eventi, allietati durante la corsa, dal bravissimo cantastorie William Gatto: sì, quando il Brutia Express è diventato “Il Treno della Sila”, l’8 agosto 2016, abbiamo festeggiato per il raggiungimento del nostro secondo importante obiettivo. Ma con la tristezza, neanche tanto celata, di veder finire un turismo ferroviario di enorme successo anche lungo la Valle del Savuto, realizzatosi anche e soprattutto grazie alla caparbietà ed alla passione per il proprio territorio, della collettività di Rogliano.


Ovviamente nulla finisce realmente: al massimo si trasforma. Con l’avvio dei lavori di ripristino della tratta ferroviaria attualmente sospesa all’esercizio tra Marzi e Soveria Mannelli, interessata dai ben noti movimenti franosi di Scigliano e Carpanzano, nuove prospettive di turismo ferroviario si affacciano anche sulla Catanzaro – Cosenza, che tornerebbe interamente percorribile. Se infatti, per lo meno finchè l’intera Ferrovia Silana non torna percorribile, sarà molto difficile organizzare treni turistici a vapore lungo la Catanzaro – Cosenza e quindi nuovamente sulla Cosenza – Rogliano, lo stesso non si può dire per altre tipologie di treni turistici: le stesse automotrici Breda M2.200MV, M2.200 e relative rimorchiate, sono di fatto dei rotabili storici. Con la consegna dei nuovi complessi Stadler a Ferrovie della Calabria, di cui due in costruzione, sicuramente le poche M2.200 ancora in servizio verranno accantonate: quale miglior occasione per preservarne alcune unità, riportandole nei colori originali, ed utilizzarle per un Brutia Express 2.0, da mettere in rete con Il Treno della Sila? Del resto, l’uguaglianza treno a vapore = treno turistico, non è detto sia per forza valida. Addirittura il turismo ferroviario si può sviluppare persino con treni di ultima generazione, puntando alla valorizzazione del territorio e della stessa linea ferroviaria. Sulla Cosenza – Rogliano – Catanzaro, abbiamo tre grandissime potenzialità:

– Automotrici storiche di fine anni ’60;
– Bellezza e storicità della linea ferroviaria e del paesaggio attraversato;
– Cultura, storia e tradizioni enogastronomiche.

Potenzialità che bastano per affiancarsi al successo del Treno della Sila (che dovrà completarsi con il ripristino della tratta San Nicola Silvana Mansio – San Giovanni in Fiore nel futuro prossimo), con il quale il Brutia Express potrebbe viaggiare (è proprio il caso di dirlo) in tandem, creando magari anche dei pacchetti turistici ad hoc, incentrati su un week end di turismo ferroviario calabrese, sullo scartamento ridotto delle ex Ferrovie Calabro Lucane. 
Per il momento, preghiamo affinchè questa terribile parentesi pandemica diventi presto soltanto un brutto ricordo, e rinnoviamo la nostra vicinanza inviando un fortissimo abbraccio virtuale agli amici di Rogliano!

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