Intermodalità e cura del ferro a Lamezia Terme: alcune proposte…
Lamezia Terme: una città di circa 70.000 abitanti, nata dalla fusione dei centri abitati di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia quasi esattamente 50 anni anni fa (il 4 gennaio 1968), che a discapito delle notevoli dimensioni ed estensione territoriale, ha ancora numerosi problemi legati alla mobilità. In verità i problemi sono tanti, non solo quelli “trasportistici”, ma chiaramente noi di Associazione Ferrovie in Calabria ci focalizzeremo su quelli di nostra competenza!
Iniziamo, ovviamente, dalla tematica del trasporto su rotaia: allo stato attuale, all’interno del comune di Lamezia Terme esistono tre stazioni ferroviarie. Ci riferiamo a Lamezia Terme Centrale, snodo ferroviario strategico per tutta la Regione (anche considerando la sua vicinanza all’Aeroporto Internazionale), posto sulla Ferrovia Tirrenica Meridionale Battipaglia – Reggio Calabria e punto di diramazione dell’importante trasversale Lamezia Terme Centrale – Catanzaro Lido. E proprio sulla trasversale che dà poi sbocco sulla Ferrovia Jonica, si trovano le altre due stazioni lametine, ovvero Lamezia Terme Sambiase (attualmente non attiva) e Lamezia Terme Nicastro.
Lungo l’itinerario Tirrenico, la stazione di Lamezia Terme Centrale è servita da tutte le categorie di treno, a partire dai servizi Regionali da/per Paola/Cosenza e Reggio Calabria Centrale, quelli da/per Rosarno via Tropea e da/per Catanzaro Lido/Locri/Crotone, e finendo a tutti i collegamenti a lunga percorrenza di ogni genere, dagli InterCity e InterCity Notte, fino ai Frecciabianca e Frecciargento.
La trasversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, passante per LT Sambiase ed LT Nicastro, pur essendo stata fino al 2010 un fondamentale itinerario anche per servizi a lunga percorrenza, oggi è servita “solo” 10 coppie di treni Regionali con origine/destinazione Lamezia Terme Centrale e provenienti/diretti verso Catanzaro Lido ed in alcuni casi anche Crotone e Locri. Presenti anche tre coppie di bus sostitutivi tra Lamezia Terme Centrale e Catanzaro Lido e di recentissima istituzione due coppie di collegamenti autobus “Freccialink” Catanzaro Lido – Catanzaro Sala (con fermata al terminal della funicolare) – Lamezia Terme Centrale e ritorno, in coincidenza con le due coppie di treni Alta Velocità Frecciargento da/per Roma Termini.
Non meno variegata la situazione legata al trasporto su gomma gestito da autolinee e consorzi privati, al punto che diventa anche complicato ricostruire nel dettaglio tutto l’insieme delle relazioni di interesse regionale che collegano Lamezia Terme con il resto della Calabria. A grandi linee, comunque, notiamo l’esistenza di un interessante nodo di interscambio bus presso l’Aeroporto Internazionale, recentemente istituito, oltre alla presenza di vari collegamenti bus tra Nicastro e Catanzaro, Nicastro e Soveria Mannelli/Decollatura, Vibo Valentia, Soverato.
All’interno del territorio comunale, insiste anche un buon (ma forse poco valorizzato) servizio di bus urbani gestito da Lamezia Multiservizi che si occupa anche della gestione del servizio navetta tra la stazione di Lamezia Terme Centrale e l’Aeroporto Internazionale, utilizzabile tra l’altro anche con biglietto ferroviario di Trenitalia riportante origine/destinazione Lamezia Terme Aeroporto.
La prima cosa che purtroppo notiamo, tra l’altro molto comune in Calabria, è la totale mancanza di “dialogo” tra i servizi su gomma e quelli ferroviari, se si esclude l’ottimo servizio navetta integrato gomma/ferro stazione – aeroporto.
In particolare Nicastro è costantemente affollata da autobus, ognuno con propri percorsi, fermate e punti di partenza/ricovero.
Considerando quindi che, nell’ottica di una auspiscata integrazione anche tariffaria dei servizi ferroviari e su gomma regionali, sarebbe interessante far nascere sempre più punti di interscambio tra treno e bus, ci chiediamo come mai, per esempio, Nicastro non abbia una vera e propria autostazione nei pressi della stazione ferroviaria. Parliamo di un impianto ferroviario a servizio dell’insediamento urbano più popolato di Lamezia Terme (circa 45.000 abitanti!), oggi utilizzato al minimo delle proprie potenzialità sia a causa della scarsa appetibilità dei servizi ferroviari (comunque decisamente aumentata dopo il punto più basso toccato qualche anno fa, con sole tre coppie di treni al giornoi!), ma anche a causa di una mancata possibilità di interscambiare tra il vettore ferroviario e quello su gomma.
E proprio all’interno dell’area ferroviaria della stazione di Lamezia Terme Nicastro, in particolar modo all’interno dell’ex fascio merci ormai dismesso da anni ed in balia dell’incuria e del degrado, potrebbe nascere una grande autostazione dove far convergere tutti i collegamenti su gomma interessanti l’area urbana di Nicastro, compresi quelli provenienti dalle aree interne, ovvero quelli che potrebbero maggiormente interfacciarsi con i servizi su rotaia.
Non servirebbe costruire chissà quale “mega opera”: basterebbe mettere in sicurezza l’area, bonificarla, ed allestirla con le strutture essenziali per un’autostazione, ovvero aree di fermata, sosta e manovra bus, pensiline (magari rifancendosi un po’ all’antico stile della pensilina della stazione ferroviaria, alla quale bisognerebbe connettere l’autostazione con percorsi interni possibilmente coperti), ed eventualmente anche recupero dell’ex magazzino merci, oggi in condizioni a dir poco pietose ed anche pericolante, riutilizzandolo come piccola area direzionale/biglietteria per le società di trasporto su gomma, recuperando alcuni locali anche per installazione di bar, aree ristoro, bagni eccetera.
Ma anche la stessa stazione ferroviaria ha sicuramente bisogno di una bella “rinfrescata”, in modo da renderla maggiormente “user friendly” attraverso l’installazione di emettitrici automatiche dei biglietti ferroviari, abbattimento di barriere architettoniche e aumento delle aree di attesa treni al coperto, maggiore cura degli impianti (che spesso sembrano delle vere e proprie foreste).
OGGI:
DOMANI:
Tornando a ciò che riguarda i servizi e l’infrastruttura ferroviaria, vogliamo spingerci oltre con una proposta che, ad una prima lettura, potrebbe far pensare a qualcuno “quelli di Ferrovie in Calabria sono pazzi”.
Elettrificazione da Lamezia Terme Centrale a Lamezia Terme Nicastro. A che pro? E’ presto detto.
Ultimamente è tornata alla ribalta la storica questione legata al nuovo collegamento ferroviario veloce ed elettrificato tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme Centrale con prolungamento verso l’Aeroporto: la guerra dei tracciati è ricominciata, tra i sostenitori del mantenimento dell’attuale percorso via Marcellinara/Feroleto, e tra chi invece ritiene abbia più senso un nuovo tracciato parallelo alla SS 280 e passante nella Valle di Maida (per comodità lo chiameremo “Tracciato dei Due Mari”).
Qualsiasi sarà il tracciato, comunque, non è e non dovrà mai essere messo in discussione il mantenimento del percorso ferroviario tra Lamezia Terme Centrale e Nicastro. Nel caso venisse approvata la proposta del tracciato passante lungo la Valle di Maida, del vecchio percorso rimarrebbe in servizio solo il tratto Lamezia Terme Centrale – Lamezia Terme Nicastro, dove i treni terminerebbero la corsa per poi ripartire in direzione Lamezia Terme Centrale – Catanzaro via “Tracciato dei Due Mari”.
La nostra proposta di collegamento ferroviario con l’aeroporto:
In caso invece si decidesse di mantenere l’attuale tracciato via Marcellinara, rinnovandolo ed elettrificandolo, semplicemente per il tratto Lamezia Terme Centrale – Lamezia Terme Nicastro non cambierebbe nulla rispetto ad oggi.
Qualsiasi sia l’ipotesi, perciò, il servizio ferroviario tra Lamezia Terme Centrale e Lamezia Terme Nicastro continuerà ad essere una realtà che riteniamo sia, tra l’altro, necessario potenziare. Ecco perchè quindi, già da subito, l’elettrificazione di questo tratto potrebbe essere un investimento non da sottovalutare!
E, una volta elettrificata la tratta in questione – non dovrebbe neppure essere estremamente costoso in quanto già presente una Sottostazione Elettrica RFI presso la stazione di LT Sambiase, che andrebbe eventualmente potenziata – , diventerebbe molto interessante per esempio il prolungamento fino a Lamezia Terme Nicastro delle nove coppie di Regionali Rosarno – Lamezia Terme Centrale via Tropea e viceversa, collegando quindi in modo diretto il principale centro urbano di Lamezia Terme con Vibo Marina, Tropea ed anche Rosarno, oltre ovviamente a tutti i centri abitati intermedi. Inoltre questi treni, andandosi ad aggiungere ai già esistenti Regionali Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, creerebbero una maglia cadenzata a medio/alta frequenza di collegamenti ferroviari tra Lamezia Terme Centrale e Lamezia Terme Nicastro e ritorno, costituendo di fatto una sorta di “prototipo” di metropolitana ferroviaria di superficie a servizio delle popolose aree lametine, che in prospettiva dovrà completarsi con il prolungamento fino all’Aeroporto Internazionale della linea Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale. A ciò, ovviamente, andrebbe aggiunto anche il ripristino (che tra l’altro riteniamo da tempo vada eseguito già nell’immediato) della fermata di Lamezia Terme Sambiase, da quasi due anni ristrutturata a fondo, ma ancora oggi totalmente inutilizzata nonostante le notevoli potenzialità anche di quest’ultimo impianto, non lontanissimo dal centro abitato.
Nel 1995, la simpaticissima canzone “Nicastro’s Blues” del cantante e compositore lametino Sergio Notarianni, conosciuta grazie al nostro associato Domenico Palazzo, recitava: “la storia di un disastro, questa è Nicastro, e l’unica cosa buona che c’è è la gazzosa al caffè!” . Ebbe un incredibile successo in occasione di una manifestazione pubblica dedicata a cantanti e musicisti locali proprio a Nicastro: segno che già, all’epoca, i problemi di quella che è una delle più grandi città calabresi esistevano come e più di oggi. Sarà forse che, seppur dopo 50 anni, Lamezia Terme non si sente ancora una vera e propria città, mancando di quell’ambiziosità che – pur sempre tra tanti problemi – ha portato ad un destino diverso le altre “city” calabresi? Noi riteniamo che non sia mai troppo tardi e, probabilmente, ripartire da un buon sistema di trasporto pubblico locale che abbia epicentro sul ferro, sia finalmente un’ importante occasione di sviluppo per la città di Lamezia Terme e per tutte le attività economiche che insistono sul suo territorio.