Frecciargento Sibari – Roma Termini allo studio: alcune nostre proposte
E’ stato pubblicato alcuni giorni fa un comunicato della senatrice M5s Rosa Silvana Abate, molto attiva nel campo del rilancio del trasporto su rotaia nel territorio dello jonio cosentino, relativo ad alcuni incontri tenutisi con la dirigenza di Trenitalia e con il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: argomento degli incontri, la proposta di istituzione di un collegamento Frecciargento tra Sibari e Roma Termini. Un collegamento di estrema utilità, da prolungare fino a Crotone passando per Corigliano, Rossano, Cariati e Cirò una volta completata l’elettrificazione della Ferrovia Jonica, che già da Sibari rappresenterebbe comunque una assoluta svolta in positivo nel sistema di trasporto a lunga percorrenza della sibaritide e del popoloso territorio di Corigliano – Rossano. Come specifica l’On. Abate, e vogliamo ulteriormente ribadire, ad oggi l’unico vettore per spostarsi da un’area popolata da circa 150.000 abitanti, è l’autobus: di fatto, un monopolio assoluto che costringe l’utente a servirsi del trasporto su gomma, nonostante la presenza di una linea ferroviaria, che peraltro da Sibari è da anni elettrificata sia verso Taranto che verso Cosenza-Paola, e permetterebbe la circolazione di ogni possibile tipologia di collegamento ferroviario a lunga percorrenza. Frecciargento compresa: se strutturata con comodi orari, abbastanza mattinieri in senso pari (sud-nord) in modo da consentire un arrivo a Roma Termini entro le ore 11, e con rientro verso Sibari dalla Capitale attorno alle 18, il successo sarà assicurato. Specie se, come ovviamente riteniamo necessario, in attesa di un prolungamento verso Crotone, essa sia posta a Sibari in coincidenza con servizi Freccialink o treni/autobus del trasporto Regionale, verso Corigliano/Rossano e l’area del cirotano, ma anche a nord di Sibari collegando Trebisacce ed hinterland.
Un obiettivo condiviso anche dalla Regione Calabria, con particolare impegno dell’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, che prosegue con la positiva spinta (per la Calabria assolutamente inedita) da parte delle istituzioni regionali, per lo sviluppo del trasporto su rotaia anche a lunga percorrenza ed ad Alta Velocità, all’interno del nostro territorio.
Noi di Associazione Ferrovie in Calabria sosteniamo in toto la proposta, e nel nostro piccolo stiamo dando il nostro contributo per “spingerla” affinchè possa essere realtà già dal prossimo cambio d’orario ferroviario, previsto il prossimo 9 dicembre. L’unico appunto che però ci sentiamo in dovere di fare, riferito sia alla Regione Calabria che ai rappresentanti territoriali del M5s che stanno portando avanti la proposta, è relativo all’instradamento del convoglio. Lo studio del nuovo collegamento, infatti, prevede il bypass di Castiglione Cosentino e Cosenza, con instradamento sulla linea per Paola attraverso il Bivio S.Antonello, in attesa della costruzione della futura stazione esterna all’area urbana di Rende/Cosenza, che dovrebbe sorgere proprio in località S.Antonello, posta sulla Sibari – Paola, mediamente al centro del “triangolo” composto dai bivi Settimo e S.Antonello. Nuova stazione che, peraltro, in prospettiva sarà anche servita da un prolungamento della costruenda Metrotranvia di Cosenza, divenendo così collegata in modo capillare con le aree urbane di Rende e Cosenza: ma qui parliamo appunto di futuro, peraltro nemmeno così immediato.
Noi di Associazione Ferrovie in Calabria, riferendoci al presente, potenzialmente da qui a pochi mesi, non condividiamo il bypass delle stazioni di Castiglione Cosentino e Cosenza. Chiaramente, il Frecciargento in questione non dovrebbe effettuare entrambe le fermate, anzi riteniamo opportuno che l’unica prevista, in quanto peraltro obbligata dalle esigenze tecniche di cambio banco ed inversione della marcia del convoglio, sia quella di Cosenza. Non è pensabile, infatti, ignorare un bacino d’utenza di ulteriori 100.000 abitanti tra Rende e Cosenza (peraltro capoluogo di Provincia), più tutta la potenziale utenza universitaria, senza dimenticare che dalla stazione di Cosenza è possibile raggiungere i tanti piccoli e grandi centri del Savuto, serviti dai treni di Ferrovie della calabria che percorrono la linea Cosenza – Catanzaro fino a Rogliano/Marzi, e che nel giro di un anno sarà interamente riattivata fino al capoluogo di Regione. Non dimentichiamo inoltre che Cosenza rappresenta anche la porta della Sila, e la valenza turistica del potenziale Frecciargento, oltre che di mobilità dedicata agli stessi abitanti silani (a maggior ragione con l’auspicato ripristino integrale della Ferrovia Silana), è indiscutibile.
Siamo certi che valga la pena rinunciare a tutto questo, per un aumento dei tempi di percorrenza complessivi del servizio, di circa 25-30 minuti? Abbiamo calcolato infatti che, la percorrenza complessiva da Sibari a Roma Termini, passando per Cosenza, ammonterebbe a circa 4 ore e 30 minuti, con fermate a Paola, Salerno, Napoli Afragola. Per il territorio di Rossano e Corigliano, sono tempi competitivi con qualsiasi altro mezzo di trasporto terrestre e addirittura aereo! Il passaggio per Cosenza, inoltre, consentirebbe la garanzia di un ottimo load factor (ovvero fattore riempimento) del convoglio, che se effettuato con materiale rotabile ETR 458 offrirà ben 490 posti a sedere, anche nei periodi di minore affluenza. E garantire un buon load factor, significa garantire l’esistenza stessa di un servizio che, vogliamo ricordare, facendo parte del brand “Le Frecce” di Trenitalia, è totalmente a mercato e si ripaga esclusivamente con la vendita dei biglietti.
Quello che noi di Associazione Ferrovie in Calabria chiediamo alla senatrice Abate ed alla Regione Calabria, quindi, è di rivalutare la proposta e prendere seriamente in considerazione il passaggio da Cosenza: è ciò che in queste settimane comunque faremo autonomamente, ribadendo in ogni caso il nostro totale sostegno a questa proposta che, finalmente, inizierà a rivoluzionare la mobilità dello Jonio cosentino.