Ferrovie Taurensi dichiarate di interesse culturale del MIBACT: il 14/12 test con ferrociclo a Palmi
Un passo dopo l’altro, l’impegno di tanti anni sta venendo ripagato: una nuova, eccezionale notizia è giunta ieri, dalla Soprintendenza di Reggio Calabria. Le Ferrovie Taurensi, ovvero entrambe le tratte Gioia Tauro – Cinquefrondi e Gioia Tauro – Palmi – Sinopoli, sono state dichiarate di “Interesse Culturale” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo attraverso apposito decreto: in parole più semplici, è stato posto un vincolo definitivo alla vocazione ferroviaria delle storiche strade ferrate della Piana di Gioia Tauro, sospese all’esercizio tra il 2010 ed il 2011, preservando così l’infrastruttura ferroviaria, opere d’arte (viadotti, gallerie ed opere minori) ed i relativi fabbricati a servizio di essa, con il fine di poter ripristinare la loro funzione originaria (ovviamente con i dovuti investimenti necessari) ed allontanando definitivamente ogni ipotesi di smantellamento e/o conversione in pista ciclabile. Inoltre, ogni fenomeno di abusivismo esistente lungo i due tracciati ferroviari, diventa oggi perseguibile penalmente con maggiore forza. Si tratta di una vittoria storica per l’Associazione Ferrovie in Calabria, che assieme alla sezione reggina di Italia Nostra, ha collaborato negli scorsi mesi con gli uffici preposti della Soprintendenza di Reggio Calabria, attraverso l’invio di documentazioni fotografiche e storico/tecniche relative alle Ferrovie Taurensi, dichiarate di altissimo interesse tecnico e paesaggistico, ai dipendenti della Soprintendenza di Reggio Calabria che hanno lavorato all’avvio del vincolo. In particolare, l’Associazione Ferrovie in Calabria ringrazia per la disponibilità e per il lavoro eseguito con competenza e passione, l’Architetto Rita Cicero, con la quale ci siamo interfacciati in questi mesi.
Ovviamente la nostra opera di valorizzazione è solo all’inizio: già il prossimo sabato 14 dicembre, infatti, presso la stazione di Palmi delle Ferrovie della Calabria, in un evento organizzato con il Comune di Palmi e con il patrocinio della Regione Calabria, faremo tornare, dal 2011, un primo rotabile ferroviario sulle Ferrovie Taurensi. Si tratta del nostro prototipo di ferrociclo, già testato sulla Ferrovia Silana la scorsa estate, che a partire dalle ore 10.00 circolerà per alcune prove dimostrative sui binari della stazione FdC di Palmi in piazzale Trodio. L’evento si sviluppa inoltre sulla scia dell’interessante progetto “La Via degli Ulivi”, di cui il Comune di Palmi è ente capofila, elaborato da tutti i comuni serviti dalla linea ferroviaria a scartamento ridotto Palmi – Sinopoli, e dal Parco Nazionale dell’Aspromonte. Obiettivo del progetto, presentato ad INVITALIA per un investimento complessivo di 14 milioni di Euro, prevede due step: il primo riguarda la generale fruibilità del percorso ferroviario in funzione di mobilità dolce (percorso pedonale, ippovia e velorail), il secondo, per il quale è stato richiesto un investimento di 8 milioni di Euro, riguarda su nostra proposta, il recupero della funzione ferroviaria vera e propria per finalità turistiche, attraverso il ripristino e la messa in sicurezza del tracciato ferroviario ed il restauro funzionale della locomotiva a vapore FCL 188 ricoverata in deposito a Gioia Tauro, oltre che di due automotrici M2.200 Breda e due rimorchiate RA 1000.
Insomma, si tratta di un percorso molto ambizioso, che assieme alla nostra storica proposta di Metropiana, ovvero la conversione in tramvie extraurbane per parte delle Ferrovie Taurensi (Gioia Tauro – Cinquefrondi e Gioia Tauro – Palmi), costruisce un nuovo futuro anche turistico per queste storiche strade ferrate di grandissimo interesse storico/tecnico, a cavallo tra il Mar Tirreno e l’Aspromonte. Le attività con ferrociclo, una volta completata la procedura di omologazione del prototipo finanziato dall’Associazione Ferrovie in Calabria che verrà testato a Palmi il 14 dicembre, e completato l’acquisto dei velorail di serie grazie ad un apposito finanziamento della Regione Calabria di 350.000 euro, saranno il primo passo concreto ed operativo alla conservazione della vocazione originaria delle Ferrovie Taurensi, ovvero strade ferrate. Tramonta quindi, e per fortuna, grazie alla nostra opera di sensibilizzazione ed al grande lavoro compiuto dalla Soprintendenza di Reggio Calabria e dell’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Calabria, qualsiasi ipotesi di conversione in piste ciclabili, smantellamento o abbandono nel più assoluto oblio dell’abusivismo e del vandalismo.