Ferrovie dimenticate: Italia Nostra e Ferrovie in Calabria a Crotone per il rilancio della ferrovia jonica
Crotone, 7 marzo 2015.
Anticipa di un giorno rispetto alla data stabilita da Co.Mo.Do. a livello nazionale l’appuntamento crotonese con la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. L’anticipo è stato concordato da Italia Nostra e Ferrovie in Calabria al fine di consentire alle due associazioni organizzatrici di presenziare ad entrambi gli eventi organizzati in occasione della giornata delle Ferrovie Dimenticate, svoltisi sabato 7 a Crotone e domenica 8 marzo a San Giovanni in Fiore.
La manifestazione, coordinata dalla instancabile Teresa Liguori, Vice Presidente Nazionale di Italia Nostra, nonché Presidente della sezione Crotonese e membro onorario della nostra Associazione, si è svolta a partire dalle 11.00 presso la stazione ferroviaria di Crotone. All’evento hanno aderito anche il Gruppo Archeologico Krotoniate, la CGIL e la Società Dante Alighieri di Crotone. Dopo un sopralluogo al giardinetto della stazione sul marciapiede del primo binario si sono tenute le foto di rito di fianco ad una obsoleta ALn668 di fine anni ’70 in servizio come Regionale 3729 Sibari – Catanzaro Lido e, a seguire, le prime interviste per le TV locali.
A partire dalle 12.00 l’evento si è poi spostato nelle stanze del locale Dopolavoro Ferroviario, dove i rappresentanti di Italia Nostra e Ferrovie in Calabria hanno esposto ai media e ai presenti i punti cardine sui quali si fonda la comune battaglia a favore dei trasporti ferroviari calabresi. Italia Nostra in particolare si è soffermata sugli aspetti storico-culturali legati alla ferrovia jonica ed al suo glorioso passato, nel quale veniva percorsa da illustri personaggi internazionali (ricordiamo tra i tanti George Gissing e il suo “By the Ionian Sea” – Sulle Rive dello Jonio), tempi di splendore ormai lontani dalla situazione di degrado e abbandono attuali. Situazione lontana dalle direttive e dalle linee guida Europee, che puntano ad incentivare il trasporto su ferro anziché quello su gomma, ma anche semplicemente rispetto a tante altre regioni italiane, dove al contrario si stanno facendo ingenti investimenti a favore del trasporto ferroviario, dell’offerta commerciale e del materiale rotabile in circolazione (ricordiamo i modernissimi treni Vivalto in circolazione quasi in tutta Italia, prodotti nelle locali officine meccaniche Ansaldo-Breda di Reggio Calabria, che però non prestano servizio nella nostra Regione, se non sporadicamente effettuando treni di competenza della Regione Campania). L’intervento della nostra Associazione si è invece incentrato sulla esplicazione di quelle che sono le macro-aree nelle quali sta operando a pieno regime negli ultimi tempi: trasporti regionali, trasporti a lunga percorrenza e rilancio del settore turistico con i treni a vapore. In tutti gli ambiti si è sottolineato come ci si stia interfacciando un po’ alla volta con sempre più interlocutori che, a seconda dei casi, possono essere le imprese ferroviarie, gli enti locali o le altre associazioni di settore e come, nonostante la storica inerzia della classe politica, si stia riuscendo comunque gradualmente ad ottenere i primi risultati positivi che lasciano ben sperare per il futuro.
Futuro nel quale si dovrà continuare a combattere per ottenere – per quanto riguarda la ferrovia jonica – alcuni risultati, apparentemente enormi in una regione come la nostra, ma assolutamente indispensabili e scontati per poter garantire il diritto alla mobilità e la dignità dei cittadini calabresi, nonché di quanti si ritrovano ad avere necessità di raggiungere la nostra terra dal resto d’Italia e del mondo. Proseguimento dell’elettrificazione, blocco immediato del right sizing, eliminazione delle sovrapposizioni gomma-ferro e rimodulazione del piano regionale dei trasporti e potenziamento dell’offerta commerciale ferroviaria (anche a lunga percorrenza) sono diritti per i quali la Calabria non può più continuare ad aspettare.