Ferrovia Gioiosa Jonica – Mammola: una nuova vita?
In tanti avranno creduto di aver visto un fantasma o essere stati vittima di un miraggio, quando qualche settimana fa, nei pressi della ex stazione FCL di Gioiosa Jonica Superiore, è apparso un piccolo e (per ora) malconcio carro chiuso, ed a poca distanza alcuni metri di binario a scartamento ridotto. Ma per fortuna, non si tratta di un evento paranormale…visto che carro merci e binari sono più che reali!
Ma cosa sta accadendo lungo quel che rimane della gloriosa ferrovia Gioiosa Marina – Mammola, soppressa nell’ormai lontano 1968?
Molto semplicemente (si fa per dire!), alcuni comuni della Valle del Torbido, lavorando duramente in questi anni e spinti dalla sensibilità sul al recupero dei vecchi tracciati ferroviari, sono riusciti ad accedere all’utilizzo dei fondi europei della scorsa programmazione POR-FESR 2007-2013, investendo parte del denaro in opere di riqualificazione dei fabbricati appunto della ex ferrovia, e delle relative aree antistanti.
Il caso di Gioiosa Jonica è sicuramente quello che più ci attrae, da buoni appassionati di treni e ferrovie: come molti lettori sapranno, infatti, la vecchia stazione FCL di Gioiosa Superiore, è una delle pochissime ad aver conservato fino ad oggi le originali caratteristiche strutturali ed estetiche, essendo presenti addirittura sulle pareti esterne, tutte le iscrizioni (denominazione della stazione, uffici, sale d’attesa) con lettere in ceramica blu. Il comune di Gioiosa Jonica, per valorizzare al meglio l’edificio, oggi abitato da privati e che in ogni caso avrebbe bisogno di alcuni interventi di restauro, ha deciso di investire i fondi europei nella costruzione di una piazzetta dotata di gazebo per piccole attività commerciali, panchine, aiuole, illuminazione…ed appunto un breve tratto di binario a scartamento ridotto, sul quale verrà posato – dopo essere stato ristrutturato – il carro merci tipo Fcm, trasportato a Gioiosa via strada dal vicino deposito di Ferrovie della Calabria di Gioia Tauro…proprio da dove partiva la ferrovia Gioia Tauro – Cinquefrondi, che da progetto si sarebbe dovuta congiungere con la Gioiosa Jonica – Mammola, per completare la trasversale ferroviaria Jonio-Tirreno. Dal 2011, della mai realizzata trasversale, è stato vergognosamente chiuso anche il tratto “tirrenico”, nonostante rappresentasse una sorta di metropolitana di superficie della piana di Gioia Tauro: ma questa è un’altra storia…
Tornando a noi, sempre nel comune di Gioiosa Jonica, è stato anche ristrutturato il casello-fermata di Bernagallo, attorno al quale è stato costruito un simpatico parco giochi.
Ma Gioiosa Jonica non è stato l’unico comune ad avere a cuore il recupero della memoria ferroviaria, visto che anche il comune di Martone, dopo aver acquistato la vecchia e quasi diroccata stazione ferroviaria (denominata Martone – San Giovanni di Gerace), posta proprio di fronte alla successiva stazione di Grotteria, sta procedendo ad una totale ristrutturazione del fabbricato e ripristino dell’area antistante, sulla quale originariamente erano presenti i binari.
Al momento non siamo a conoscenza se siano previsti interventi di questo tipo anche nelle altre stazioni e/o caselli della ex-ferrovia o sulla stessa ex sede ferroviaria, che in alcuni tratti è già percorribile con mezzi gommati da tempo (addirittura è percorribile la galleria subito dopo la stazione di Grotteria, lato Mammola): tra i fabbricati principali posti lungo la linea, ricordiamo ovviamente la stazione di Grotteria, ad oggi abitata, la ex fermata di Santa Barbara (oggi trasformata nel bellissimo museo d’arte di Nik Spatari), e la stazione di Mammola che purtroppo versa in condizioni davvero disastrose, ma che speriamo possa trovare al più presto una nuova destinazione d’uso, che la salvaguardi dal degrado e dall’abbandono.
E pensare che, proprio a Mammola, ancora oggi affiora un tratto di binario che conduceva all’interno della piccola rimessa locomotive…ultimo segno di rotabili rimasti accantonati anche dopo la chiusura della ferrovia, chissà per quanto tempo…