Fermata a Gioia Tauro per gli InterCity Sicilia – Roma: stop alle strumentalizzazioni!
Come abbiamo avuto modo di anticipare qualche settimana fa, da giorno 9 giugno, in occasione dell’entrata in vigore dell’orario estivo 2019 di Trenitalia, le due coppie di treni Intercity 1523/1528 e 1527/1524 Roma Termini – Palermo/Siracusa e viceversa, fermeranno anche nella stazione di Gioia Tauro. Si tratta di un nuovo, piccolo ma importante obiettivo raggiunto dalla nostra associazione, grazie al grande impegno profuso dal nostro socio onorario Giuseppe Pedà, Consigliere Regionale di Forza Italia ed ex Presidente di Ferrovie della Calabria srl oltre che Sindaco di Gioia Tauro, da sempre attivo nella salvaguardia e nel potenziamento dei servizi su rotaia in Calabria, sia di Trenitalia che di Ferrovie della Calabria. Da non dimenticare, ovviamente, l’importante interessamento nel raggiungimento di questo obiettivo, da parte dell’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Calabria, nella persona dell’Assessore al ramo Roberto Musmanno, di Trenitalia divisione Long Haul e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, committente dei cosiddetti “Servizi Universali”, all’interno dei quali rientrano anche le due coppie di treni Intercity in questione. Perché la scelta di istituire Gioia Tauro a queste due coppie di treni, che allo stato attuale effettuano un tragitto no-stop tra Lamezia Terme Centrale e Villa San Giovanni: il motivo fondamentale, è l’enorme bacino di utenza che gravita sulla stazione ferroviaria gioiese, peraltro integralmente rinnovata da parte di RFI lo scorso anno. Qualche numero in breve: soltanto Gioia Tauro, conta 21.000 abitanti. Senza citare tutti gli altri piccoli/medi centri che si trovano nella Piana, nelle immediate vicinanze di Gioia Tauro, vogliamo considerare solo Taurianova e Cittanova, che assieme raggiungono i 30.000 abitanti. In pratica, soltanto Gioia Tauro, Taurianova e Cittanova, compongono un bacino d’utenza potenziale di 50.000 abitanti! Senza considerare, ovviamente, la vicina Rosarno, altri 15.000 abitanti, la cui stazione ferroviaria è già ben servita (a differenza di Gioia Tauro), anche dalle due coppie di treni ad Alta Velocità Frecciargento tra Reggio Calabria Centrale e Roma Termini. Da non dimenticare inoltre che, allo stato attuale, dalla Piana di Gioia Tauro e dalla locride, è impossibile raggiungere la Sicilia in treno in modo agevole, poiché sarebbe necessario utilizzare un treno Regionale da Gioia Tauro o Rosarno fino a Villa San Giovanni, proseguire in aliscafo (con coincidenze a quanto pare molto poco garantite…), e successivamente prendere un altro treno in direzione Palermo o Catania/Siracusa.
Tutte queste nostre valutazione sono state, ovviamente, considerate positivamente sia dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che da Trenitalia DPLH. Ancora prima dell’istituzione, avevamo valutato che la fermata a Gioia Tauro, per i due collegamenti, avrebbe previsto un aumento dei tempi di percorrenza di massimo 5 minuti, se non nullo del tutto, viste le tracce orarie relativamente larghe. Effettivamente si è realizzata l’ipotesi peggiore: un aumento dei tempi di percorrenza di ben…5 minuti!
Com’era ovviamente prevedibile, dopo l’assurda ed inconsistente polemica sollevata in occasione del lancio della nostra proposta, Ferrovie Siciliane (associazione da non confondersi con l’Associazione Ferrovie Siciliane – AFS), non ha perso tempo nel diffondere notizie false in un comunicato che ha un solo obiettivo: aizzare una triste, quanto ridicola, guerra tra poveri. Ma più di tante parole, riportiamo pedissequamente gli errori (voluti o meno) presenti nel comunicato a firma di Giovanni Russo, con la relativa nostra correzione, a beneficio di migliaia di persone che, non addentrate nel tema ferroviario, potrebbero ovviamente credere alle fake diffuse da “Ferrovie Siciliane”:
– La Regione Calabria ha ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la fermata a Gioia Tauro delle 2 coppie di InterCity Palermo/Siracusa-Roma che ad oggi garantiscono l’unico collegamento ferroviario tra la Sicilia e la capitale. Sbagliato: non sono gli unici collegamenti Sicilia – Roma, poiché esistono due coppie di treni Intercity Notte, ovviamente no-stop in Calabria, che collegano la Sicilia con la Capitale.
– i nostri treni si trasformano di fatto in estenuanti interregionali a servizio più della clientela calabrese che di quella siciliana. Già: i calabresi vanno in Sicilia per tanti motivi, ma misteriosamente, secondo Ferrovie Siciliane, nessun siciliano ha necessità di andare in Calabria, senza compiere cambi tra treni ed aliscafi.
– E’ necessario ricordare che già oggi la stazione di Gioia Tauro funge da fermata, oltre che per un gran numero di treni regionali, per ben 18 collegamenti nazionali giornalieri con la capitale, tra cui le veloci Frecce di Trenitalia (4 coppie di InterCity, 1 coppia di InterCityNotte, 2 coppie di Frecciabianca, 2 coppie di Frecciargento, oltre i treni periodici). Falso: le due coppie di treni Frecciargento a Gioia Tauro non fermano, né hanno mai fermato.
– Dal 9 giugno 2019 i treni IC 1523, IC 1527, IC 1528, IC 1524, che già compiono un tragitto di quasi 13 ore, avranno una percorrenza ulteriormente maggiore (oltre 20 minuti extra tra Messina, Villa San Giovanni e Sapri). FAKE PIU’ GRAVE, FUORVIANTE, ACIDA E TRUFFALDINA: i tempi di percorrenza aumentano di 5 minuti, non venti. Invitiamo i lettori di questo articolo a verificare personalmente sul sito di Trenitalia, e riferendoci ai nostri lettori siciliani, lanciamo loro uno spunto di riflessione: capiamo gli eccessivi tempi di percorrenza di questi treni, ma non sono certo causati dalle troppe fermate, men che meno quelle calabresi. Le due coppie di IC, in Calabria, fermano solo a Paola e Lamezia Terme Centrale (Villa San Giovanni è ovviamente obbligatoria): eliminando Paola e Lamezia, i tempi si ridurrebbero di ben…10 minuti! 10 minuti in più o in meno cambiano l’appetibilità di questi treni dalla Sicilia? Abbiamo forti dubbi.
– penalizzando ulteriormente l’utenza siciliana che viaggia con un numero di posti a disposizione inferiore alla già esigua disponibilità. Come se ogni giorno, a Gioia Tauro, migliaia di persone riempissero tutto il treno. Non dimentichiamo inoltre che, trattandosi di treni a materiale ordinario e non a composizione bloccata, è possibile variare la composizione, cosa che Trenitalia, finalmente, dopo alcuni anni è tornata a fare nei periodi di punta, incrementando il numero di carrozze. Se necessario, verrà fatto anche in questo caso.
Purtroppo non siamo certo felici di dover scrivere articoli del genere, poiché, in un mondo ideale, tra associazioni di appassionati si dovrebbe collaborare, cosa che già avviene tra la nostra Associazione, l’Associazione Ferrovie Siciliane – AFS, Sicilia in Treno, Associazione Ferrovie Valle Alcantara ed altre presenti sull’isola. Ma purtroppo, accade anche questo: ed è nostro dovere non rimanere zitti di fronte alla diffusione di false notizie, che hanno come unico obiettivo quello di diffondere malcontento tra la popolazione e creare addirittura rivalità in territori che soffrono in entrambi i casi di forte isolamento nel campo dei trasporti ferroviari.
Concludiamo l’articolo con un appunto: “Ferrovie Siciliane” farebbe meglio a battersi per far rinnovare al più presto possibile il parco locomotori circolanti in Sicilia, in testa ai treni del Servizio Universale. A causa dei continui guasti ai locomotori E656, ormai quarantennali, utilizzati in Sicilia, ritardi e soppressioni si riverberano anche in Calabria, con danno ovviamente alla relativa utenza. Non sono rari i giorni in cui, infatti, le due coppie di treni IC che fermeranno a Gioia Tauro, viaggiano solo con la metà delle carrozze, a causa della soppressione per guasto locomotore, di una delle due sezioni proveniente da Palermo o Siracusa. Questi sono i problemi da risolvere, per i quali tra l’altro ci stiamo battendo anche noi di Associazione Ferrovie in Calabria: si abbia il coraggio di affrontarli, invece di cercare “nemici” al di là dello Stretto!