A dieci anni dal raddoppio della Melito – Reggio…
Ancora mancava un mese alla creazione del primo blog di Ferrovie in Calabria, che quest’anno compirà 10 anni il prossimo 14 ottobre, quando una delle novità più importanti degli ultimi vent’anni si affacciava nel panorama ferroviario calabrese. Il 15 settembre 2006, veniva infatti inaugurato, dopo circa tre anni di lavori (che portarono nel 2005 anche alla limitazione del traffico ferroviario jonico a Melito di Porto Salvo, compresi i treni a lunga percorrenza che venivano ricoverati a Saline Joniche per la pulizia), il raddoppio della tratta ferroviaria tra Reggio Calabria Centrale e Melito di Porto Salvo, costato circa 330 milioni di Euro, quello che sarebbe stato poi il tratto terminale del servizio metropolitano con capolinea nord a Rosarno. Nel settembre 2006 ancora non era stata attivata l’elettrificazione, cosa che sarebbe avvenuta nel mese di marzo 2007: proprio per questo motivo, il treno inaugurale da Reggio Calabria Centrale venne effettuato in doppia simmetrica con le locomotive D445 1111 e 1100, inquadranti due carrozze Gran Conforto ed una UIC-Z a salone serie BH. A bordo del convoglio, presero posto l’allora Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, grande promotore della costruzione di tale infrastruttura e del ripristino di un collegamento diurno tra Reggio Calabria Centrale e Bari Centrale (durato purtroppo solo un anno e mezzo), assieme all’Amministratore Delegato del gruppo FS Mauro Moretti, il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti. Sembra incredibile, ma nel citare questi nomi e queste cariche, anche noi di Ferrovie in Calabria ci sentiamo ormai un po’ “vecchi”…vista la velocità con cui sono trascorsi questi dieci anni!
Una precisazione è d’obbligo: la tratta Reggio Calabria Centrale – Reggio Calabria Pellaro, in realtà, era stata già raddoppiata (ma non elettrificata) già nel 1999.
Per quanto riguarda la Pellaro – Melito, invece, queste sono state le tappe dei lavori:
-l ‘attrezzaggio della sede ferroviaria con i binari fu avviato nel mese di aprile 2006, ed è stato completato il 29 agosto. Il 3 agosto, è stato invece attivato l’ACEI di Reggio Calabria Pellaro, il 6 settembre l’ACEI di Melito Porto Salvo e quello di Saline attivando il blocco conta assi (BCA) tra Melito e Saline. Con l’attivazione del doppio binario tra Reggio Calabria Pellaro e Galleria Capo d’Armi, infine, fu attivato il BCA anche tra Saline e Pellaro ed il Posto di Blocco Intermedio (PBI) di Motta San Giovanni.
In seguito sono state completate le opere di viabilità esterna alla sede ferroviaria, le barriere antirumore, le recinzioni, le opere a verde, il rivestimento opere d’arte e le opere aggiuntive richieste dagli enti locali, che si conclusero dopo circa un anno. Alcuni tratti della vecchia Jonica vennero abbandonati, poichè il raddoppio venne costruito su sede separata: è stato il caso dell’attraversamento di Motta San Giovanni (dove addirittura rimase ed è ancora parzialmente esistente il vecchio segnale di protezione della stazione), o la vecchia Galleria Capo d’Armi a binario unico, sita tra Saline Joniche e Motta San Giovanni, oggi ancora esistente ma con armamento smantellato.
L’orario invernale del 2006 fu quindi quello della svolta: in aggiunta al cadenzamento orario esistente tra Roccella Jonica e Reggio Calabria Centrale (nato dall’alternanza dei servizi “veloci” da Catanzaro Lido ogni due ore, e quelli “lenti” da Roccella Jonica sempre ogni due ore), nasceva così il primo servizio metropolitano tra Melito di Porto Salvo, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Rosarno, con cadenza oraria. Tra Melito e Reggio la cadenza dei treni diveniva così semi-oraria, così come tra Reggio C.le e Rosarno, dove il servizio metropolitano si alternava al cadenzamento orario dei treni Reggio Calabria Centrale e Paola/Cosenza. Con l’attivazione dell’elettrificazione, la Melito – Reggio iniza ad essere percorsa anche da convogli a trazione elettrica, seppur reversibili. Appaiono quindi, per la prima volta a Melito di Porto Salvo, le elettromotrici ALe803, le ALe501-502 meglio note come Minuetto, le locomotive E464 con vetture UIC-X o Piano Ribassato e carrozza pilota.
Nel 2008 si assiste ad un ulteriore rinforzo del servizio, con l’istituzione dei treni “tamburello”, contraddistinti da apposito pittogramma ed effettuati con automotrici ALn668 (tra cui le storiche gruppo 1700), che portarono la cadenza dei servizi nelle ore di punta, attorno ai 15-20 minuti! Alcuni collegamenti “tamburello” in ogni caso non raggiungevano Rosarno, ma erano limitati a Villa San Giovanni o in alcuni casi addirittura a Bagnara, per probabile sovrapposizione di tracce orarie con treni a lunga percorrenza o regionali “veloci” da/per Cosenza.
Due anni di “gloria”, ed inizia poi un lento declino: a partire dal 2010, in seguito al peggioramento delle condizioni economiche della Regione Calabria, divenuta ormai morosa con Trenitalia di svariati milioni di Euro (situazione che si sarebbe protratta fino a pochi mesi fa, e sbloccata dall’Assessore Musmanno con il pagamento di 138 milioni di Euro di debiti pregressi), salta il servizio “tamburello” che tra l’altro, inizialmente, era finanziato dal Ministero dei Trasporti. Per ovviare a questa riduzione, anche ai treni Catanzaro Lido – Reggio Calabria Centrale e viceversa, vengono istituite le fermate metropolitane di Reggio Calabria Pellaro, Motta San Giovanni – Lazzaro e Saline Joniche (in origine infatti percorrevano no-stop la tratta Melito PS – Reggio Calabria Omeca, Reggio Calabria Centrale). Stesso “trattamento” per i Reggio – Roccella, che rispetto ai Catanzaro Lido già fermavano a Pellaro. Ci troviamo anche nel periodo della carenza di materiale rotabile (che come vedremo continua ancora oggi, purtroppo), dove tantissimi treni “metropolitani” Melito – Rosarno vengono effettuati in trazione diesel, con automotrici ALn668 spesso in singola composizione. Nel 2013 sulla tratta in questione vengono inaugurate le fermate di Annà di Melito di Porto Salvo e Reggio Calabria Aeroporto. In quest’ultima fermata iniziano a far servizio anche alcuni Regionali da/per Roccella Jonica-Catanzaro Lido.
Arriva il 2014, e si affaccia una piccola ma interessante novità: tre coppie di Regionali Reggio Calabria Centrale – Cosenza e vv, vengono “retrocesse” a Melito di Porto Salvo, creando un servizio prima d’ora mai esistito, con fermate solo a Saline Joniche, Motta San Giovanni – Lazzaro, Reggio Calabria Pellaro, Reggio Calabria Omeca (le più piccole Annà di Melito di Porto Salvo, Reggio Calabria Bocale, Reggio Calabria Aeroporto, Reggio Calabria San Gregorio, vengono servite solo dai Melito-Rosarno). Alcuni Regionali da/per Catanzaro Lido-Sibari Sibari tornano al servizio “no-stop” tra Reggio e Melito. Arriviamo al 2016, mese di giugno, in cui la stessa sorte toccata ai nuovi Regionali Catanzaro Lido – Reggio Calabria Centrale, così come ai Reggio – Roccella Jonica e vv (tranne al primissimo Roccella Jonica – Reggio Calabria che ha continuato ad effettuare le fermate metropolitane): una soluzione che sicuramente ha velocizzato tali collegamenti, ma che non è stata compensata da un rinforzo dell’offerta ferroviaria “metropolitana” tra Melito di Porto Salvo e Reggio Calabria Centrale. Ovviamente tale situazione non poteva reggere: quasi immediatamente vengono ripristinate le fermate di Motta San Giovanni e Reggio Calabria Pellaro ai Reggio-Roccella e vv, e Reggio Calabria Omeca ai treni da/per Catanzaro Lido.
Purtroppo, ovviamente, non può bastare: tali servizi, come ben noto, sono effettuati nella maggior parte dei casi con singole automotrici ALn668 o 663, che giungendo nell’area reggina già pieni, non riescono ad accogliere, specie in ora di punta, l’enorme mole di pendolari diretti verso Reggio Calabria e Villa San Giovanni (o viceversa). E’ notizia di pochi giorni fa, infatti, il blocco di ben due regionali (il 22475 in arrivo da Roccella Jonica, il successivo 22703 da Melito di Porto Salvo), a causa della grande affluenza di studenti su due treni…effettuati con singole ALn668, compreso il Melito – Rosarno che doveva arrivare a Reggio Calabria Centrale alle 7.48.
Per non parlare della presenza di un importante buco d’orario all’inizio della fascia di rientro dei pendolari, dalle 11.30 alle 13.43.
Una situazione in realtà ampiamente prevista dalla neonata Associazione Pendolari Reggini, presieduta da Giuseppe Imbalzano, accreditatasi al Tavolo Tecnico tra le associazioni dei pendolari e la Regione Calabria, e che porterà le istanze dei pendolari della nuova “Città Metropolitana”…senza metropolitana.
Sicuramente l’obiettivo primario per ridare dignità a quella che potrebbe essere la tratta ferroviaria più frequentata della Calabria, dovrebbe essere il ripristino di un cadenzamento orario e semi-orario nelle ore di punta, tra Melito di Porto Salvo, Reggio Calabria Centrale e Rosarno, ovviamente utilizzando materiale rotabile elettrico (i nuovi ETR425 “Jazz” di Trenitalia sarebbero perfetti per tale scopo, specie quelli allestiti in versione metropolitana). In tal modo sarebbe quindi possibile mantenere la traccia “veloce” ai collegamenti da/per Catanzaro Lido da Reggio Calabria, rendendoli maggiormente competitivi per chi proviene dalla fascia jonica, e permettendo anche di utilizzare il recupero di tempo per ripristinare alcune fermate storicamente quasi soppresse più di un decennio fa come Caulonia (circa 8000 abitanti) e Guardavalle (circa 5000). Insomma, ad ogni treno la propria funzione: cercare di accontentare tutti, significa spesso non accontentare nessuno.
Per il momento, vista comunque la situazione di emergenza, noi di Ferrovie in Calabria abbiamo proposto alla Regione Calabria di ripristinare le fermate di Motta SG – Lazzaro e Reggio Calabria Pellaro, anche ai Regionali “veloci” CZ – RC e viceversa, oltre a tali interventi:
– Si propone soppressione della coppia 3760 e 3675 RC-Melito-RC serale scarsamente utilizzata ed in sovrapposizione in senso RC-Melito al Regionale 22484 per Roccella Jonica, recuperando tali km/treno per l’inserimento di una ulteriore coppia mattutina con partenza da RC per Melito tra le 5.40 e le 6.00, a seconda della traccia effettiva dell’IC RC-TA di prossima istituzione, e partenza da Melito verso RC intorno alle 6.40, con fermate intermedie a Saline, Motta SG, RC Pellaro e RC OMECA, inserendolo come arretramento del 3680 Reggio (7.15) – Cosenza (9.49), in modo da garantire una migliore copertura del servizio nell’ora di punta tra Melito PS e Reggio C, anche in seguito ai recenti disagi riscontrati a causa del sovraffollamento in questa fascia oraria;
– Per meglio offrire corse di ritorno da Reggio Calabria Centrale verso Melito di Porto Salvo, all’inizio della fascia oraria di rientro studentesco e pendolare, si propone di posticipare intorno alle ore 12.25 la partenza del Regionale 23642 Reggio Calabria Centrale (10.43) – Melito di Porto Salvo (11.25);
– Inserire le fermate di Reggio Calabria OMECA e Saline Joniche ai treni Regionali Melito di Porto Salvo – Paola – Cosenza e viceversa.
Insomma, dopo 10 anni anche noi di Ferrovie in Calabria, in un certo senso, abbiamo dato la notizia di tale importante opera ferroviaria calabrese, visto che all’epoca non abbiamo fatto in tempo perchè ancora…non esistevamo! Abbiamo quindi colmato un gap esistente nel nostro sito, ed abbiamo ricostruito un po’ di storia (molto brevemente) e di attualità, con la speranza che il futuro torni ad essere roseo come appariva i primi anni dell’attivazione del raddoppio e dell’elettrificazione: oggi la Città Metropolitana, in quanto tale, non può permettersi un servizio ferroviario a metà o arrangiato, per una popolazione che supera i 500 mila abitanti…soprattutto considerando che, a differenza di tante aree della Calabria, ha un’infrastruttura ferroviaria di tutto rispetto che attende soltanto di essere valorizzata.
Di seguito pubblichiamo il link ad un bellissimo video, forse poco noto, girato il 15 settembre 2006, a bordo del treno inaugurale della tratta Reggio – Melito: sembra siano trascorsi secoli, anche soltanto nel guardare le divise dei ferrovieri…