Alta Velocità Salerno – Praja via Vallo di Diano: l’intervento di Antonio De Caprio
Relativamente alla discussione in corso nelle ultime settimane, a proposito dello studio di fattibilità di Rete Ferroviaria Italiana per la realizzazione di un nuovo tracciato ferroviario AV/AC tra Salerno e Praja passante per il Vallo di Diano, pubblichiamo di seguito il comunicato stampa di Antonio De Caprio, capogruppo di Forza Italia nell’assemblea legislativa calabrese, condividendone pienamente spirito e contenuti.
“Le accuse mosse nei confronti dei calabresi e di RFI, sia da esponenti politici che da movimenti del Cilento, sono del tutto prive di fondamento. Non voglio alimentare polemiche, ma forse qualcuno dimentica che il diritto alla mobilità deve essere garantito anche ai cittadini calabresi e siciliani. Progettare una nuova rete ferroviaria tra più regioni – ha affermato il presidente della commissione anti ‘Ndrangheta – non vuol dire attraversare il giardino di casa altrui senza chiedere il permesso, visto che bisogna contemperare le esigenze di più regioni.
Privilegiare questo progetto piuttosto che quello della variante Sapri – Ogliastro è una scelta di buon senso in quanto, nella sola tratta Salerno – Praia a Mare si risparmierebbero ben 45′ contro i circa 14’ 30’’. Ragionamento analogo vale per i costi, considerato che la sola variante costerebbe € 3.700 miliardi, con tempi di costruzione stimati in 9 anni più il completamento della fase progettuale, contro i € 9.800 miliardi per costruire i lotti prioritari.
Chi afferma che esiste solo la variante Sapri – Ogliastro evidentemente non tiene conto delle criticità presenti sull’attuale ferrovia tra Sapri e Praia a Mare, in alcuni tratti completamente a ridosso del mare, e neanche del fatto che l’obbiettivo finale é quello di percorrere Reggio Calabria – Roma in 3 ore. A tal fine, con l’amministrazione comunale praiese stiamo lavorando in sintonia e in convergenza di idee”.
Come sottolineato dall’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, questo progetto rappresenta “un forte messaggio di speranza per il Sud e non escluderebbe l’istituzione di servizi AV che, in alcuni tratti, continuerebbero a viaggiare sulle linee convenzionali, per favorire una maggiore capillarità”. Quanto scritto, già avviene oggi sulle reti attuali. Nei giorni scorsi, inoltre, é stato confermato per il futuro da un comunicato stampa di Trenitalia.
“A tal riguardo mi preme ricordare, che le proposte e le valutazioni redatte dall’Associazione Ferrovie in Calabria e dal Comitato per la Provincia della Magna Graecia, realtà composte da giovani impegnati nel sociale, che si battono per la promozione della Calabria, così come gli studi presentati dei docenti delle università calabresi e siciliane, non perseguono gli interessi di ipotetiche lobby di potere, ma esprimono ovvie considerazioni che chiunque, al posto loro, avrebbe espresso. Probabilmente molti non conoscono le condizioni in cui oggi versano alcune aree della Calabria, come il versante Jonico a sud di Sibari dove, al momento, non esiste alcun collegamento ferroviario diretto con il Centro/Nord Italia e non sanno cosa potrebbe voler dire questa nuova infrastruttura.
É necessario dunque che si punti a migliorare la mobilità in tutti i territori sia attraverso un incremento dei servizi sulla rete ferroviaria esistente, che mediamente la creazione di nuove infrastrutture, compresa una fermata a servizio del basso salernitano. Tutto ciò favorirà gli spostamenti senza costringere calabresi e siciliani a dover affrontare una ‘’Via Crucis’’ per giungere a destinazione”.
Non so se Stato Italiano e FS si rendono conto della carenza ferroviaria che in special modo investe Calabria e Basilicata.
Mi limito ad alcune considerazioni.
Crotone-Sibari-Cosenza-Paola… Praticamente si va verso Sud e poi verso Nord; è semplicemente un paradosso.
Atteso che si vuole fare l’alta velocità Battipaglia-Sicignano-Sala Consilina-Lagonegro -Praia a Mare, perché non si collega Sibari a Lagonegro seguendo o variando il vecchio tracciato FCL? Si abbrevierebbe in yempo e in Km.
Altra criticità è rappresentata dalla Battipaglia -Potenza-Metaponto e il collegamento Ferrandina-Matera-Bari o Foggia. Inoltre, se Lagonegro diventasse snodo, perché non collegare rapidamente Tirreno e Adriatico, pensando ad un collegamento nuovo e rapido Lagonegro in direzione della Potenza-Metaponto.?
Amico mio, forse non si rende conto che dopo Villa San Giovanni ci sono 5 milioni di siciliani e che, almeno 1 milione e 300 calabresi del milione e 800 che vi abitano, vogliono arrivare nel minor tempo possibile a Roma e Milano. Non si po’ costruire una AVV in funzione di quei pochi abitanti del Cosentino o della sibaritide.
Non conosco De Caprio ma quanto ha scritto è molto sensato: alla Calabria serve una vera linea ad alta velocità, con velocità di progetto molto alta a costi ragionevoli che consenta di fare Roma-Reggio in 3 ore. Questo favorirà l’accessibilità anche a tutti i territori intermedi. Molto più di una linea tortuosa e costosa che vuole passare dappertutto ma poi alla fine non serve bene nessuno. Al sud questo errore è stato purtroppo fatto spesso dall’Unità ad oggi ed è uno dei motivi per cui le ferrovie al sud sono così arretrare.