Alta Velocità in Calabria: nuovi passi avanti…e una nuova ipotesi Ponte sullo Stretto
Ora o mai più: è questo, da qualche mese, il nostro “slogan” sugli importanti investimenti in infrastrutture ferroviarie in Calabria. Investimenti che probabilmente in futuro sarebbero molto più difficili realizzare in confronto ad oggi, momento storico in cui, a causa dell’emergenza sanitaria mondiale da Covid-19, da parte dell’UE è stato varato un piano di finanziamenti senza precedenti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Abbiamo più volte ribadito che attraverso il piano di Recovery Fund, sarebbe possibile abbattere l’atavico isolamento che soffre la Calabria, realizzando una nuova linea ad Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria e, possibilmente, anche un attraversamento stabile dello Stretto di Messina, sia esso un tunnel subalveo o un ponte sospeso, dando così continuità al Corridoio multimodale 5 della rete TEN-T europea, che collegherebbe i porti della Scandinavia con Malta, passando attraverso l’Italia e quindi attraverso Calabria e Sicilia. La nuova linea ad Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria potrebbe inoltre essere realizzata seguendo la proposta dei Professori universitari Roberto Musmanno e Francesco Russo, rispettivamente ex assessori regionali alle Infrastrutture ed alla Logistica, che prevede la costruzione di una ferrovia ad alta velocità ma non ad alta capacità, e destinata quindi al solo traffico viaggiatori, con velocità massima di 300 km/h. Di fatto, gli stessi standard del resto della rete AV/AC italiana, ma con costi di costruzione stimati in 1/3 rispetto ad una linea Alta Velocità ma anche Alta Capacità, destinata anche ad un trasporto merci che, di fatto, ha continuato (e continuerà) a servirsi esclusivamente della rete ferroviaria convenzionale.
Proprio oggi, l’On. Enza Bruno Bossio, in prima linea in questa battaglia, ha comunicato che con il voto odierno in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, il Governo si è impegnato alla realizzazione di un Piano per il Sud utilizzando le risorse del Recovery Fund. In particolare, per Calabria e Sicilia, viene prevista la redazione, entro fine 2020, di uno studio di fattibilità per la realizzazione di una nuova linea ad Alta Velocità “light” (ovvero con le caratteristiche sopra descritte) da Salerno a Reggio Calabria, su tracciato integralmente nuovo rispetto all’attuale Ferrovia Tirrenica Meridionale, e prosecuzione verso la Sicilia attraverso la costruzione di un attraversamento stabile dello Stretto di Messina, tale da connettere la nuova AV Salerno – Reggio Calabria alla costruenda AV siciliana tra Messina, Catania e Palermo.
Non si tratta di semplici parole ed impegni, presi oggi: gli organi preposti, con Italferr in prima linea, sono già all’opera nella redazione dello specifico studio di fattibilità, che auspichiamo possa prevedere anche il potenziamento infrastrutturale (anche con la costruzione di appositi tracciati su nuova sede) delle linee ferroviarie afferenti al versante Jonico, dove a quel punto dovrà essere conseguente il finanziamento per l’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido – Melito di Porto Salvo.
Ed a proposito di Ponte sullo Stretto, sempre nella giornata odierna è stata pubblicata una interessante proposta a firma del Prof. Aurelio Misiti, stimato tecnico ed ex viceministro dei Trasporti, che abbiamo peraltro avuto modo di conoscere nel lontano 2007, in occasione di una visita ai cantieri per la costruzione della variante Catanzaro Lido – Settingiano sulla traversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale: secondo Misiti, sarebbe possibile realizzare una struttura sospesa dotata però di due piloni intermedi, posti in mare a ridosso delle coste calabresi e siciliane (quindi in acque relativamente poco profonde), in modo tale da limitare la lunghezza della sezione centrale sospesa a “soli” 2000 metri. Questo permetterebbe di ridurre i costi (2 miliardi di euro) ed i tempi di costruzione dell’opera (quattro anni), annullando la criticità derivante dal forte vento che per almeno 15 giorni annui obbligherebbe ad una chiusura al traffico per il Ponte concepito con unica campata di 3 km. Nulla cambierebbe per le infrastrutture stradali e ferroviarie sulla struttura: doppio binario AV centrale e due corsie autostradali laterali. Anche in questo caso, da come comunica il Prof. Misiti, Italferr sarebbe già all’opera nella redazione di questo importante progetto. Noi di Associazione Ferrovie in Calabria, nel nostro piccolo, non possiamo quindi che sostenere tutto l’impegno da parte delle figure politiche, di ogni colore, che si stanno occupando di ciò che dal 1861 ad oggi non è mai accaduto: unificare davvero l’Italia, e questa è l’era in cui potrà farlo quell’Alta Velocità ferroviaria che ha cambiato, in positivo, il destino dei territori attraversati.