Ferrovia Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale: alcuni chiarimenti sugli investimenti
La nostalgia per i gloriosi anni ’80 e ’90, in Calabria, sta diventando così forte da arrivare all’assurdo: da alcune settimane, nella politica catanzarese e lametina, sembra di essere tornati a 30 anni fa. In quanti ricordano le infinite discussioni e battaglie sul rinnovo della linea Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, tra chi sosteneva la costruzione di una nuova “direttissima” che bypassasse Nicastro e Sambiase (i cui lavori iniziarono nel 1990, ma vennero bloccati dopo pochi mesi, con tanto di penali miliardarie pagate dallo Stato alle imprese costruttrici…), tra chi sosteneva il mantenimento dell’attuale tracciato e tra chi sosteneva l’esercizio su entrambi?
Ebbene, siamo tornati punto e a capo: l’unica differenza è che, stavolta, la politica catanzarese e lametina (non tutta, per fortuna), sta parlando del nulla. A Catanzaro torna in auge l’idea di costruire un nuovo tracciato che da Settingiano colleghi Lamezia Terme Centrale attraverso la valle di Maida, per tutta risposta Lamezia Terme risponde che tale provvedimento andrebbe a danneggiare gli abitati di Nicastro e Sambiase…ma sia a Catanzaro che a Lamezia, apparentemente, tutti sembrerebbero ignorare che i giochi sono già stati conclusi due anni fa, peraltro nel modo più razionale possibile.
Il rinnovo e l’elettrificazione della Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale è già stato approvato con delibera CIPE, con tanto di stanziamento di 81 milioni di Euro, che oltre all’elettrificazione, prevedono interventi di velocizzazione del tracciato già esistente passante per Sambiase e Nicastro, con particolare riferimento alla costruzione di una variante di 1,3 km nei pressi del Torrente Cancello, che andrebbe a sostituire l’attuale ponte provvisorio che costringe i treni ad un rallentamento a 30 km/h.
Ma dai dati comunicati dalla stessa Rete Ferroviaria Italiana, che ha compiuto assieme ad Italferr studi approfonditi su tracciato già attivo tra Settingiano e Lamezia Terme Centrale, evinciamo anche che:
– Dal km 1+206 al km 9+506 (in breve, da Lamezia Terme Centrale a poco dopo la stazione di Lamezia Terme Nicastro) saranno eseguiti interventi di rettifica e rinnovo del tracciato che consentiranno una velocità massima di 150 km/h nel rango C in corso di istituzione (la velocità massima attuale è di 85 km/h in rango B);
– Tra la stazione di Lamezia Terme Nicastro al Posto di Movimento di Feroleto Antico-Pianopoli, la velocità massima sarà di 100 km/h in rango C (attuale velocità massima 85 kim/h in rango B)
– Dal PM Feroleto Antico-Pianopoli alla stazione di Marcellinara, includendo la variante di tracciato sul torrente Cancello, la velocità verrà elevata per i primi 3,2 km a 100 km/h in rango C, per i successivi 1,6 km a 130 km/h, per i restanti 3,4 km a 150 km/h (su tutta la tratta l’attuale velocità massima è di 85 km/h in rango B). Dalla stazione di Marcellinara a Settingiano, per 4,1 km, la velocitò massima sarà anche elevata a 150 km/h in luogo degli attuali 85. Da Settingiano, inizio della variante di tracciato attivata il 15/06/2008, la velocità massima è già attualmente di 145 km/h, ovviamente non sfruttata a causa della non elettrificazione della linea ed utilizzo di materiale rotabile diesel con vel. max di 130 km/h. Su tutta la tratta Settingiano – Lamezia Terme Nicastro, sono inoltre previsti interventi di regimentazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico che periodicamente interessano la sede ferroviaria e le Gallerie Cancello e Marcellinara. Per quanto riguarda invece l’elettrificazione, è prevista la costruzione di nuove Sottostazioni Elettriche a Settingiano, Feroleto Antico-Pianopoli, Catanzaro Lido, oltre al potenziamento della già esistente SSE di Lamezia Terme Sambiase.
Ma oltre agli interventi sull’armamento e sulla successiva elettrificazione, tale velocizzazione ha reso necessaria la sostituzione (completata già a maggio dello scorso anno) del Sistema di Supporto alla Condotta con il più performante Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT), per la gestione della sicurezza nella circolazione dei treni, ed un primo innalzamento della velocità massima di linea di circa il 10%: per questo intervento, RFI ha stanziato 1 milione di Euro.
L’insieme di questi interventi, già definiti, pianificati e finanziati a gennaio 2017 con il piano operativo CIPE 2014-2020, porterà ad una riduzione dei tempi di percorrenza da Catanzaro Lido a Lamezia Terme Centrale dagli attuali circa 50 minuti, a 30 minuti, continuando a servire i bacini d’utenza di Lamezia Terme Nicastro e Lamezia Terme Sambiase. Per quanto riguarda il collegamento con l’Aeroporto, è stato valutato maggiormente conveniente ed economico, l’avvio di un servizio di bus ad elevato livello di servizio (BELS), su corsia riservata, da Lamezia Terme Centrale all’Aeroporto Internazionale, attraverso l’utilizzo di nuovi bus elettrici ed incremento della frequenza ad una corsa ogni 15 minuti, proseguendo con la già attiva integrazione tariffaria esistente tra Trenitalia a Lamezia Multiservizi.
Invece, la costruzione di una “direttissima” in sostituzione dell’attuale tracciato, è stata anche valuta da RFI ed Italferr: il costo complessivo di questa nuova opera si aggirava attorno ai 300 milioni di Euro, per una riduzione dei tempi di percorrenza più o meno equivalente alla velocizzazione dell’attuale tracciato. In sede ministeriale, questa opzione è stata considerata ovviamente non conveniente, poiché per un recupero di non più di 5 minuti, si sarebbe spesa una cifra ingente, perdendo inoltre i bacini d’utenza di Nicastro e Sambiase, poiché da parte di RFI non sarebbe stato previsto il mantenimento del breve tratto Lamezia Terme Centrale – Lamezia Terme Nicastro poiché giudicato, a quel punto, non funzionale ai fini di un’offerta ferroviaria appetibile all’utenza. Chiaramente, nessuno si è preso – né se la prenderà in futuro – la responsabilità di vedere un nuovo scempio come Catanzaro Sala: una stazione ferroviaria nel centro cittadino, abbandonata in favore di una totalmente decentrata, su una variante di tracciato costata 200 milioni di Euro, cifra con la quale non solo si sarebbe messo in sicurezza il tracciato storico, ma sarebbe stata anche elettrificata l’intera trasversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale già 15 anni fa.
Di tutto ciò, sembra molto strano che né l’amministrazione comunale di Lamezia Terme, né quella di Catanzaro, il cui Sindaco è anche presidente della Provincia di Catanzaro, siano a conoscenza: tra l’altro, assieme all’amico Giancarlo Nicotera, consigliere comunale di Lamezia Terme, da oltre un anno stiamo portando avanti una battaglia congiunta che ha portato al ripristino della fermata di Lamezia Terme Sambiase (che sta tra l’altro producendo numeri di utenza da record, specie per quanto riguarda la mobilità studentesca che aveva precedentemente abbandonato l’uso del treno), e che proseguirà con il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo di realizzare due autostazioni di interscambio gomma/ferro nei pressi della stazione di Lamezia Terme Nicastro (ex fascio merci) e Lamezia Terme Centrale (parte del piazzale dell’ex zuccherificio), ai fini di favorire l’intermodalità tra treno ed autobus.
Dopo questa precisazione, vogliamo sperare che la discussione ed il confronto tra le due amministrazioni comunali e cittadinanze, possa tornare con i piedi per terra, cercando piuttosto di sollecitare la Regione Calabria ed il Governo Nazionale ad un rapido avvio dei lavori di velocizzazione della linea e successiva elettrificazione, ma soprattutto, nell’immediato, a risolvere le problematiche che attanagliano nel quotidiano l’utenza pendolare: non è infatti accettabile che una linea come la Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, abbia un servizio ferroviario che dal Capoluogo a Lamezia Terme, preveda l’ultima corsa alle 18.19 del pomeriggio, ed in direzione opposta alle 19.00. Certo, è un grande miglioramento rispetto a qualche mese fa, quando l’ultimo treno partiva da Catanzaro Lido alle 16.40 (!!), ma è stata una battaglia che abbiamo condotto totalmente in solitudine. A nostro modesto parere, agli utenti più che della “direttissima” da 300 milioni di Euro, interesserebbe riavere i servizi ferroviari soppressi negli scorsi anni, e soprattutto interesserebbe riavere collegamenti ferroviari diretti dalla fascia Jonica a Lamezia Terme Centrale, senza scomodi ed assurdi cambi di treno a Catanzaro Lido.
Di questo, probabilmente, sarebbe più opportuno discutere.