Ferrovie Taurensi: alcune precisazioni sul servizio di LaC News 24
In riferimento al servizio giornalistico mandato in onda da LaC News 24 a firma del giornalista Agostino Pantano e dedicato allo stato di abbandono e degrado delle Ferrovie Taurensi, l’Associazione Ferrovie in Calabria ritiene necessario diffondere alcune precisazioni. Sia ben chiaro, la finalità del servizio giornalistico in questione (ed in generale LaC News 24 si distingue da sempre per il proprio forte interesse nelle tematiche relative ai trasporti su rotaia), non può che essere positiva e condivisibile, in quanto contribuisce alla presa di coscienza collettiva relativa all’importanza di ridare una funzione ferroviaria a queste storiche strade ferrate che servono la Piana di Gioia Tauro, e soprattutto cercare di porre un freno al degrado ed ai fenomeni di vera e propria depredazione che imperversano lungo i binari e nelle stazioni.
Non possiamo però non esprimere la nostra delusione, quando all’interno dell’articolo si cita il disinteresse da parte di tutti, la disillusione, addirittura si scrive che “Nessuno crede nella riapertura delle due linee che collegavano la costa all’Aspromonte” e che si tratta di patrimonio non censito.
Come si può? L’attività di sensibilizzazione che l’Associazione Ferrovie in Calabria sta portando avanti fin dal 6 giugno 2011, quando l’ultima “taurense”, la Gioia Tauro – Cinquefrondi, è stata sospesa all’esercizio, è una realtà quotidiana ormai da quasi 10 anni. Non solo: da oltre due anni, per contribuire e con forza alla salvaguardia di queste linee ferroviarie di proprietà regionale e gestite da Ferrovie della Calabria srl, è nato anche il “Comitato Pro-Taurensi”, con il quale esiste una salda attività di collaborazione e cooperazione nell’organizzazione di eventi pubblici di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e politica sul futuro delle Ferrovie Taurensi. E’ stata l’Associazione Ferrovie in Calabria ad organizzare cinque convegni dedicati alle Ferrovie Taurensi dal 2011 al 2014, è stata l’Associazione Ferrovie in Calabria assieme al Comune di S.Eufemia d’Aspromonte ed in particolare al Sindaco Domenico Creazzo, la Soprintendenza di Reggio Calabria e la sezione reggina di Italia Nostra, a salvare dalla demolizione lo storico ponte in ferro di S.Eufemia d’Aspromonte, con una battaglia che è passata agli annali della storia del trasporto su ferro calabrese, finendo addirittura sui media nazionali televisivi e radiofonici (già, le Ferrovie Taurensi le abbiamo fatte “finire” sul Tg1 e su Radio Radicale!). Assieme all’ex consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea, e con l’impegno dell’ex assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, siamo riusciti ad evitare la sdemanializzazione delle Ferrovie Taurensi, attraverso apposita delibera di giunta regionale. Sdemanializzazione che, se si fosse realizzata, avrebbe portato al definitivo abbandono delle linee, che ad oggi non sono dismesse (come citato nel servizio di LaC), ma sospese. Ovvero, la Regione Calabria trasferisce a Ferrovie della Calabria, annualmente, risorse economiche necessarie al mantenimento, seppur minimo, dell’infrastruttura ferroviaria (che poi ciò non sia stato fatto in questi anni, è un problema che abbiamo posto più volte all’attenzione delle figure istituzionali preposte). Assieme al Comitato Pro-Taurensi, in tempi più recenti, abbiamo organizzato escursioni didattiche lungo le due linee Gioia Tauro – Cinquefrondi e Gioia Tauro – Sinopoli, abbiamo organizzato lo scorso anno l’intera pulizia della stazione di Cinquefrondi, a spese dell’Associazione e del Comitato, grazie anche alla grande disponibilità di Ferrovie della Calabria srl che ha messo a disposizione un piccolo carrello ferroviario da utilizzare per lo spostamento degli attrezzi che abbiamo utilizzato per la pulizia del piazzale di stazione e della ritinteggiatura del fabbricato viaggiatori e dei cancelli.
E non è tutto: grazie a tutte queste iniziative e soprattutto grazie alla costante interlocuzione con le istituzioni, in primis regionali che hanno colto il nostro appello (ed anche in questo caso va citato il forte impegno dell’ex Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno), sono stati destinati alla salvaguardia delle Ferrovie Taurensi oltre 350.000 € per l’avvio di un parco velorail, più risorse aggiuntive che saranno investite in accordo con il comune di Cinquefrondi, per il recupero per fini museali della storica piattaforma girevole della stazione di Cinquefrondi, che possa preservare la vocazione ferroviaria delle due linee, in attesa del concretizzarsi del nostro reale obiettivo, condiviso con il Comitato Pro-Taurensi e con il nostro socio onorario nonchè ex consigliere regionale Giuseppe Pedà, che è quello di realizzare una moderna tramvia o metropolitana di superficie al servizio dei popolosi centri della Piana di Gioia Tauro. E proprio questo importante progetto, su spinta di Giuseppe Pedà, è stato inserito nel programma elettorale della neo Governatrice Jole Santelli.
E di certo, nel frattempo, non siamo stati fermi: lo scorso 14 dicembre abbiamo testato per la prima volta il nostro prototipo di ferrociclo alla stazione di Palmi, riportando sui binari delle Ferrovie Taurensi un rotabile ferroviario dopo quasi 9 anni. Anche in questo caso, si è trattato di un’iniziativa congiunta con il Comitato Pro – Taurensi e sostenuta dalla Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche e Museali oltre che dall’Alleanza per la Mobilità Dolce, organizzata grazie alla grande disponibilità del Comune di Palmi che, teniamo a ricordare, è l’ente Capofila di un ambizioso progetto presentato ad INVITALIA e denominato “La Via degli Ulivi”, relativo proprio alla valorizzazione turistica della tratta ferroviaria Palmi – Sinopoli, assieme a tutti i Comuni serviti dalla tratta. In contemporanea, a dicembre, giungeva per le Ferrovie Taurensi una ulteriore notizia storica, realizzatasi grazie alla collaborazione tra la nostra Associazione e la Soprintendenza di Reggio Calabria che ha svolto un lavoro di catalogazione e di rilievo: entrambe le linee, per intero, da Gioia Tauro a Cinquefrondi e da Gioia Tauro a Sinopoli, sono state vincolate in tutte le parti: infrastruttura ferroviaria, opere d’arte, fabbricati. Non è vero, come scritto nell’articolo, che si tratta di un patrimonio non censito. Si tratta di un patrimonio censito eccome, ma soprattutto vincolato dal MIBAC! In pratica, non si può rimuovere neanche un sasso della massicciata, da queste linee ferroviarie, e chi lo dovesse fare, compie un reato estremamente grave, come nel caso dei criminali che hanno trafugato le rotaie su un tratto della Gioia Tauro – Cinquefrondi alcune settimane fa (si è trattato di un solo caso in tempi recenti, in realtà).
Inoltre, cogliamo l’occasione per anticipare che, assieme al Comune di Palmi che ha dimostrato grande disponibilità, competenza e sensibilità nel recupero di queste strade ferrate, è in corso di organizzazione in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate (il prossimo 21 marzo), un nuovo evento di sensibilizzazione assieme al Comitato Pro-Taurensi, che vedrà anche l’effettuazione di nuove corse prova con il prototipo di ferrociclo, con l’obiettivo ormai vicino della realizzazione entro l’anno del primo parco velorail d’Italia, iniziando dalla tratta Palmi – Gioia Tauro e “ribaltandolo” da Palmi verso Sinopoli quando, come auspichiamo, il servizio ferroviario ordinario (seppur in veste tramviaria, come più volte ribadito) verrà riattivato tra Gioia Tauro e Palmi e tra Gioia Tauro e Cinquefrondi.
Ecco, di tutto ciò, forse, si poteva anche parlare nel servizio in questione che, ribadiamo, aveva sicuramente un fine nobile e condivisibile, ma riteniamo dovesse essere strutturato diversamente, proprio perché, finalmente, grazie all’impegno congiunto di associazioni, Regione Calabria, Ferrovie della Calabria, Comuni e Soprintendenza di Reggio Calabria, un futuro positivo (che non sarà mai rappresentato una pista ciclabile) si sta delineando per le Ferrovie Taurensi.