La Littorina del Mare: A San Vito sullo Ionio grande successo per il convegno dedicato alla Soverato – Chiaravalle
Con una partecipazione della cittadinanza a dir poco da record, si è tenuto ieri presso la Sala Consilare di San Vito sullo Ionio, il nostro convegno “La Littorina del Mare…”, dedicato al ricordo della Ferrovia Soverato – Chiaravalle Centrale, dismessa esattamente 50 anni fa, il 31 agosto del 1969. L’iniziativa, organizzata con il patrocinio del Comune di San Vito sullo Ionio che ringraziamo, ed assieme alle associazioni “Terraferma”, “Anima Verde” ed “Insieme si può”, non è stata però incentrata esclusivamente sul ricordo nostalgico di un qualcosa che, purtroppo, per errate scelte dell’epoca, oggi non esiste più. Lo spirito dell’Associazione Ferrovie in Calabria è infatti quello di guardare costantemente al futuro, imparando dagli errori del passato e non ripetendoli, cercando di rimediare ad essi per quanto possibile. Il convegno di ieri è stato quindi un’occasione per discutere anche dei progetti di mobilità dolce in corso in Calabria, con particolare riferimento a quello del Velorail, meglio noto come Ferrociclo: a tal proposito, infatti, precedentemente al convegno, è stato esposto presso il Largo della Filanda, a disposizione dei cittadini, il prototipo di ferrociclo a scartamento ridotto 950 mm acquistato dall’Associazione Ferrovie in Calabria e costruito dal Capo Unità Tecnica di Ferrovie della Calabria, Antonio Massarini (che al convegno ha illustrato tutte le caratteristiche tecniche del rotabile), in collaborazione con la società CMD – De Rose di Montalto Uffugo. Attraverso il ferrociclo sarà infatti possibile valorizzare e conservare quelle linee ferroviarie sospese all’esercizio, ma appunto ancora dotate dei binari, come nel caso della Ferrovia Silana (nei tratti in cui non è ancora attivo il servizio ferroviario turistico del Treno della Sila), dove sono stati già effettuati alcuni test del rotabile, e delle Ferrovie Taurensi, con l’obiettivo di ottenere il ripristino della circolazione ferroviaria vera e propria, quando le risorse finanziare lo permetteranno. Nel frattempo, l’utilizzo del ferrociclo, assieme al treno a vapore nel caso della Ferrovia Silana, contribuisce ad incrementare il turismo ferroviario e le ricadute positive in termini economici nei territori attraversati dai binari solcati dai velorail. Al momento l’Associazione Ferrovie in Calabria, assieme alle Ferrovie della Calabria che al convegno sono state rappresentate dall’Amministratore Unico Antonio Parente e dal Direttore d’Esercizio Santo Marazzita, sta costruendo in affiancamento all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, le normative per la circolazione in sicurezza dei ferrocicli.
Ma, ovviamente, non solo mobilità dolce: al convegno, il cui dibattito è stato aperto da Francesco Brancatella, Giornalista di Rai 1, assieme al Sindaco di San Vito sullo Ionio Alessandro Doria, al Consigliere Regionale Giuseppe Pedà ed al delegato dell’Assessorato alle Infrastrutture Francesco Mari, si è discusso anche di trasporto pubblico locale nel territorio delle Serre e lungo la fascia jonica del soveratese, mettendo in evidenza la grave di criticità relativa all’assenza di integrazione gomma/ferro, con particolare riferimento ai servizi autobus di Ferrovie della Calabria (fondamentalmente sostitutivi della ferrovia soppressa nel 1969) Soverato – San Vito – Chiaravalle Centrale, non posti in coincidenza con i treni Regionali ed Intercity della Ferrovia Jonica. Assente anche un’integrazione tariffaria, per la quale però la Regione Calabria, con l’avvio delle gare per l’affidamento dei servizi di TPL su gomma, sta lavorando alacremente da alcuni anni e, finalmente, sembra avvicinarsi l’auspicato obiettivo del biglietto unico regionale che va ad unificare i servizi su ferro e quelli su gomma.
Relativamente alla Ferrovia Jonica, si è discusso anche del progetto regionale dedicato alla mobilità turistica, denominato “Viaggia in treno e scopri la Calabria”, che prevede l’utilizzo dei treni Regionali per raggiungere e visitare i principali siti museali posti sul versante jonico calabrese, dando quindi un ulteriore impulso alla frequentazione dei servizi ferroviari, migliorando così il famigerato rapporto ricavi/costi che annualmente rischia di far perdere ingenti risorse nazionali alla Regione Calabria, dedicate proprio al traporto pubblico locale.
Presente come relatore anche Marziale Battaglia, Presidente del GAL – Serre Calabresi, in rappresentanza di un organo vicino alle attività agricole del territorio, allo sviluppo dell’economia turistica e della mobilità dolce: proprio il GAL delle Serre Calabresi ha presentato alla Regione Calabria un progetto di riutilizzo dell’ex sedime ferroviario della Soverato – Chiaravalle, in chiave di pista ciclabile, in modo tale da porre in connessione la futura ciclovia della Magna Grecia, con quella trans-appenninica che attraverserà anche le Serre.
Ma gli argomenti affrontati, relativamente al trasporto su rotaia, hanno interessate anche le ben note Ferrovie Taurensi, relativamente alle quali l’Associazione Ferrovie in Calabria assieme all’On. Pedà si sta battendo per la riapertura e conversione in tramvie extraurbane, Frecciarossa in Calabria, con un collegamento Reggio Calabria Centrale – Milano Centrale, completamento dell’elettrificazione della Ferrovia Jonica, non ancora finanziata tra Catanzaro Lido e Melito di Porto Salvo: tutti argomenti che hanno gettato le basi per un secondo convegno, in via di pianificazione, che si terrà attorno alla metà di settembre.
In conclusione, l’obiettivo dell’Associazione Ferrovie in Calabria, è stato raggiunto anche in questa occasione: far capire quali grandi opportunità possa avere un territorio, grazie alla presenza di una linea ferroviaria, a prescindere se la si utilizzi per scopi turistici, come nel caso del Treno della Sila, per scopi relativi alla mobilità pendolare e merci, o per entrambi i fini. Proprio per questo motivo, dopo gli scempi compiuti tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’80, risulta necessario difendere con tutte le forze e anzi incrementare ulteriormente il trasporto su rotaia in Calabria, consentendo anche una decongestione della disastrata rete stradale regionale, oltre alla ovvia riduzione di emissioni dei gas serra e diminuzione dell’incidentalità.