Ferrovia Sibari – Cosenza – Paola: nuove attivazioni e prospettive future
Quando in Calabria si discute di infrastrutture ferroviarie RFI, sicuramente la parte del leone, per ovvi motivi di traffico e territori serviti, la fanno sempre la Ferrovia Jonica e quella Tirrenica. Le trasversali, ovvero la Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale e la Sibari – Cosenza – Paola, nonostante rappresentino delle infrastrutture fondamentali per connettere i due versanti calabresi, passando sempre un po’ in secondo piano. In questo articolo, anche alla luce dei recenti annunci di istituzione di un collegamento Frecciargento Sibari – Roma Termini e di costruzione di una nuova stazione “passante” a servizio di Cosenza, ci occuperemo proprio della Sibari – Cosenza – Paola.
Lo faremo iniziando da un comunicato di RFI di qualche giorno fa, che annuncia l’attivazione di una variante di tracciato tra la stazione di Torano – Lattarico ed il Posto di Movimento di Montalto – Rose. Per consentire l’allacciamento del nuovo tracciato, la circolazione ferroviaria è sospesa ed i treni Regionali autosostituiti tra Cosenza e Sibari con gli orari e le frequenze riportate in questa locandina.
Questa nuova attivazione è legata ai lavori di rinnovo e potenziamento infrastrutturale, in corso da anni su questa tratta, facente parte del corridoio merci Porto di Gioia Tauro – Adriatico. Negli scorsi anni sono stati infatti eseguiti gli allungamenti dei binari di incrocio in alcune stazioni, la costruzione di ulteriori varianti, installazione di pannelli fonoassorbenti, rinnovo della catenaria ed impianti della trazione elettrica. Tutte opere che, in realtà, essendo destinate prettamente all’incremento del numero di convogli merci, sono stati “notati” ed hanno interessato poco l’utente dei treni viaggiatori su questa tratta, salvo per le frequenti sospensioni della circolazione dei treni ed autosostituzione di essi, proprio per consentire l’esecuzione di questi importanti lavori.
Da qualche mese a questa parte, però, la Paola – Cosenza – Sibari è tornata alla ribalta per un futuro decisamente strategico anche per i servizi viaggiatori, addirittura a lunga percorrenza…ed alta velocità! I nostri lettori ricorderanno infatti lo studio relativo all’istituzione del sopracitato Frecciargento Sibari – Roma Termini, che da progetto d’orario, quando sarà istituito (ed al momento non sembrano ancora esserci le condizioni per farlo), dovrà bypassare le stazioni di Castiglione Cosentino e Cosenza, evitando così i perditempo del cambio banco ed abbattendo attorno alle 4 ore i tempi di percorrenza tra Sibari e Roma Termini. In questo nostro articolo abbiamo avuto modo di esporre tutte le nostre perplessità, che riteniamo in ogni caso “marginali” rispetto al problema principale, ovvero la mancanza del materiale rotabile, allo stato attuale, per istituire questo importante collegamento che tornerebbe utile in primis alla vasta e popolosa area di Rossano e Corigliano. Ciò che ad oggi risulta molto poco chiaro a gran parte dei calabresi, in molti casi anche per studiosi ed appassionati di trasporto ferroviario, è il bypass dell’attuale stazione di Vaglio Lise, e relativa costruzione di una nuova stazione “passante” a servizio di Rende e Cosenza, nella quale il futuro Frecciargento fermerebbe tra Sibari e Paola: c’è chi parla addirittura di costruzione di una nuova variante (!!) per bypassare Cosenza…non sapendo che, in realtà, da circa 20 anni il bypass di Cosenza esiste già! Il modo più semplice per far comprendere come sia strutturato l’esistente bypass ferroviario, oltre all’immagine satellitare riportata in basso, è quello di simulare un viaggio a bordo del futuro Frecciargento, partendo da Sibari. Partito dall’importante nodo jonico, infatti, il convoglio transiterebbe dalle stazioni (ed ex stazioni) di Cassano allo Ionio, Spezzano Albanese Terme, Tarsia, San Marco-Roggiano, Mongrassano-Cervicati, Torano-Lattarico, Acri-Bisignano-Luzzi, fino ad arrivare nel Posto di Movimento di Montalto – Rose. Dopo circa 1 km da questo punto, si trova la diramazione di Bivio S.Antonello che conduce sulla sinistra a Castiglione Cosentino e Cosenza, sulla destra direttamente a Paola. Proseguendo, il treno incontrerebbe dopo circa un altro km, il Bivio Settimo, ovvero il punto in cui si congiunge la linea ferroviaria proveniente da Cosenza, ed entrando, di fatto, sulla linea Cosenza – Paola, proseguendo all’interno della Galleria Santomarco. Esiste, insomma, un vero e proprio triangolo, che possiede traffico di treni viaggiatori su due dei “lati”, ovvero quelli che consentono ai treni da/per Sibari e da/per Paola di raggiungere Cosenza. Il “lato” che invece possiede solo traffico merci, ovvero i treni che dalla Sicilia e da San Ferdinando (porto di Gioia Tauro) sono diretti verso la Puglia e l’Adriatica, non è percorso da alcun treno viaggiatori proprio perché, appunto, bypassa Castiglione Cosentino e Cosenza.
Proprio su questo lato, come da progetto della Regione Calabria ed RFI, dovrebbe nascere un nuovo impianto ferroviario a servizio di Cosenza e Rende, nel quale fermerebbe, per iniziare, il futuro collegamento Sibari – Roma Termini e ritorno (in tal modo si risparmierebbero i circa 20 minuti legati al cambio banco, ovvero l’inversione del senso di marcia, se questo treno arrivasse fino alla stazione di testa di Vaglio Lise), ed in futuro anche altri collegamenti a lunga percorrenza o Regionali Veloci tra la fascia Jonica, Sibari e Paola/fascia Tirrenica. Ma più di tante parole, l’immagine satellitare rende perfettamente il concetto.
A proposito della futura stazione di Cosenza-Rende “passante”: molto probabilmente, a nostro parere, tale funzione potrebbe svolgerla proprio l’attuale Posto di Movimento di Montalto-Rose, fino a qualche anno fa attivo al servizio viaggiatori. Collegando attraverso i mezzi pubblici i centri di Cosenza e Rende (magari anche attraverso il prolungamento della futura Metrotranvia), l’impianto che già oggi è di tutto rispetto (ed è peraltro molto vicino allo svincolo di Montalto dell’Autostrada A2), dotato di 3 binari per servizio viaggiatori, più uno di incrocio/precedenza non servito da marciapiede ed altri binari tronchi, potrebbe rapidamente divenire un punto di interscambio per i servizi a lunga percorrenza per tutto l’hinterland. Tutto ciò, ovviamente, adeguandolo agli standard di stazione di elevato livello, attraverso la costruzione di pensiline di adeguata lunghezza, innalzamento del piano di calpestio dei marciapiedi, costruzione del sottopassaggio e relativi ascensori per l’accessibilità delle persone a ridotta mobilità.
Certo, tutto ciò porterebbe però ad un ulteriore “arretramento” dei servizi ferroviari di rango dal centro di Cosenza, di fatto già allontanato nel 1987 con la chiusura della storica stazione FS in Piazza Mancini e la costruzione della nuova stazione di Vaglio Lise, fortemente decentrata, e che solo negli ultimi anni, grazie al generale sviluppo urbano di Cosenza, sta conoscendo un lieve aumento della frequentazione. Frequentazione che, non dimentichiamo, è stata e viene sostenuta quasi esclusivamente dall’esistenza del comodo e frequente collegamento ferroviario “metropolitano” di Ferrovie della Calabria che, in soli 4 minuti, conduce dalla stazione FS di Vaglio Lise, con al suo interno il terminal di FdC, alla stazione di Cosenza Centro dalla quale molti treni proseguono verso Rogliano/Marzi, ed in futuro, con il ripristino integrale della Cosenza – Catanzaro, anche verso Soveria Mannelli ed il Capoluogo di Regione. Oltre che, auspicabilmente, anche verso la Sila con la riattivazione integrale della gloriosa Ferrosilana che si dirama a Pedace dalla linea Cosenza – Catanzaro. Noi di Associazione Ferrovie in Calabria, pur ritenendo comunque opportuna l’attivazione di una nuova “porta ferroviaria” per Cosenza, posta sul tracciato ferroviario diretto tra Sibari e Paola, crediamo che l’unico e solo rilancio del servizio su rotaia di Trenitalia, ed in generale di quello su rete RFI, nella città di Cosenza, possa avvenire in un solo modo: riportare i treni nel Centro di Cosenza, sfruttando l’attuale tracciato a doppio binario di Ferrovie della Calabria tra Cosenza Vaglio Lise e Cosenza Centro. Senza dimenticare che, per un ulteriore sviluppo dell’intera Sibari – Cosenza – Paola e soprattutto a beneficio del versante jonico cosentino che si serve di questa linea trasversale per raggiungere il Tirreno, sarebbe opportuna anche la costruzione di una bretella tra il PM di Thurio (posto sulla linea Jonica) e l’ex PM di Cassano allo Ionio, posto sulla Sibari – Cosenza, rendendo così possibile l’instradamento diretto dei treni jonici verso Cosenza e Paola, evitando il cambio banco a Sibari (perditempo di complessivo di circa 20 minuti). Ma di questo e molto altro, ne riparleremo approfonditamente in un articolo dedicato.