Dalla Sicilia alla Puglia in treno (quasi) no stop: solo fantaferrovia?
Partiamo da un presupposto: a livello ferroviario, Sicilia e Puglia non si sono mai “parlate”. O meglio, andando più nel dettaglio, non lo hanno quasi mai fatto relativamente ai collegamenti viaggiatori, salvo brevissime eccezioni negli anni ’80, con vetture dirette notturne tra Catania e Brindisi/Bari Centrale, passanti per Reggio Calabria, Roccella Jonica, Catanzaro Lido, Crotone, Taranto. Risulta anche molto difficile rispondere alla domanda “perchè?”, considerando che entrambe le regioni, (“facendo finta” di non considerare la Calabria, tutto sommato collegata in modo pressochè sufficiente con Sicilia e Puglia tramite treni InterCity), contano qualcosa come 7 milioni (e poco più) di abitanti. Palermo e Bari, due città tra le più importanti del Sud Italia assieme a Napoli, contano rispettivamente quasi 700.000 e 325.000 abitanti. E, infatti, trasporto viaggiatori su gomma ed in parte anche aereo, hanno da sempre saputo ben approfittare di questo succulento bacino d’utenza, lasciato totalmente scoperto dal vettore ferroviario: consultando i canali di ricerca orario di Trenitalia, la relazione Bari Centrale – Palermo Centrale (ma lo stesso accade per esempio con Catania Centrale e Siracusa), è un inno all’improbabilità, con tempi di percorrenza di minimo 15 ore e 45 minuti, ed almeno 2 cambi, in alcuni casi passando addirittura per Caserta. E, se pensiamo che le due coppie di InterCity già esistenti tra Taranto e Reggio Calabria Centrale e viceversa, instradate lungo la Ferrovia Jonica, risultano totalmente inutili come relazione di collegamento tra la Puglia e la Sicilia, nonostante geograficamente seguano un percorso coerente con parte della relazione interregionale, ci si rende conto di come sia stata praticamente “regalata” la vittoria al trasporto su gomma. Del resto, ne ha parzialmente approfittato lo stesso gruppo Ferrovie dello Stato Italiane con la controllata Busitalia Fast, che ha recentemente istituito una relazione su gomma tra Cosenza e Catania.
Sia ben chiaro: con questo articolo l’Associazione Ferrovie in Calabria non ha certo alcuna intenzione di polemizzare in modo sterile, per il gusto di trovare un argomento di cui lamentarsi ed ottenere notorietà. Il nostro obiettivo, come sempre, è quello di portare sì alla luce le criticità, ma soprattutto di proporre soluzioni concrete e realizzabili in tempi brevi, con un minimo di analisi costi/benefici, affinchè le criticità suddette possano essere risolte. Ben vengano quindi i vettori di trasporto su gomma ed aerei, pubblici o privati che siano, che ai fini della mobilità rendono possibile una continuità territoriale tra la Puglia, la Calabria e la Sicilia: a nostro parere, però, in una nazione civile e che si definisce “Occidentale”, non può essere assolutamente negata la possibilità di scegliere quale mezzo di trasporto pubblico utilizzare per i propri spostamenti. Ed è assurdo come spesso, a non esserci, sia proprio il treno, unico mezzo dagli standard di sicurezza elevatissimi, a basso impatto ambientale, molto più comodo e veloce anche del più moderno autobus: proprio per tal motivo, in questo articolo analizzeremo alcune nostre proposte (una di esse molto originale) di risoluzione di questa gravissima criticità.
Partiamo dalla più semplice, ovvero la relativamente minima estensione delle attuali relazioni InterCity Reggio Calabria Centrale – Taranto e vv, verso Villa San Giovanni e Bari Centrale . In tal modo sarebbe possibile porre in coincidenza tali treni con i servizi di navigazione veloce dello Stretto tramite aliscafo tra Villa San Giovanni e Messina, e da qui proseguire verso Palermo e Catania/Siracusa a bordo dei treni Regionali/InterCity già esistenti sull’isola. Non l’optimum, ma sicuramente un’impostazione del servizio migliore rispetto a quella odierna. A grandi linee, considerando anche la non più rimandabile velocizzazione dei treni IC tra Reggio Calabria e Taranto, la tratta Bari Centrale – Palermo Centrale potrebbe essere coperta, cambio in aliscafo compreso, in circa 11 ore. Ricordiamo che, attualmente, non si scende sotto le 15 ore e 45 minuti.
Una proposta alternativa (ma nulla esclude che possano realizzarsi entrambe, anzi sarebbe necessario ottenere entrambi i risultati!), che finalmente andrebbe a risolvere praticamente tutti i problemi di mobilità ferroviaria tra Sicilia, Calabria e Puglia, è quella relativa all’istituzione di collegamenti InterCity diretti tra Palermo, Siracusa/Catania e Bari Centrale, da traghettare tra Messina Marittima e Villa S.Giovanni Marittima. Quello che però noi immaginiamo, considerando che se tale servizio dovesse divenire realtà, dovrebbe in primis rappresentare una relazione più veloce possibile, è l’utilizzo di complessi bloccati in modo da abbattere al minimo i tempi di imbarco/sbarco dai traghetti. In questo particolare momento di rinnovo e ridisegno generale dei Servizi Universali ferroviari in Italia (ovvero InterCity ed InterCity Notte), con il probabile passaggio di locomotori del trasporto regionale (E464) alla Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia, non sarebbe ipotesi così remota anche la destinazione di alcuni complessi Minuetto elettrici, composti da tre elementi e per una lunghezza totale di 51.900 mm, ai servizi InterCity. E farebbero proprio al caso nostro: una doppia di Minuetto in partenza da Bari Centrale, che prosegue verso Taranto, Sibari, Cosenza, Lamezia Terme Centrale, Villa San Giovanni: qui i due complessi vengono rapidamente scissi (grazie anche alla presenza del gancio automatico su questa tipologia di convoglio), imbarcati a bordo dei traghetti ferroviari di Bluferries, ed una volta giunti a Messina Marittima e sbarcati, proseguirebbero rispettivamente verso Catania/Siracusa e Palermo Centrale. Stessa operazione in senso opposto, con i due complessi traghettati da Messina Marittima a Villa San Giovanni Marittima, e da qui proseguirebbero agganciati in un’unica composizione verso Bari Centrale. Il grande vantaggio dell’utilizzo di questi rotabili, chiaramente, è che possono essere imbarcati sui traghetti per intero, senza dover essere scomposti in tronconi come avviene oggi per le composizioni a materiale ordinario, comunque necessarie per relazioni a maggiore percorrenza. Chiaramente, l’idea stessa di effettuare una relazione unica tra Bari Centrale ed i due versanti siciliani, prevede comunque l’effettuazione di due manovre in più, ovvero quelle di scissione ed imbarco di due complessi invece di uno solo. Giusto per completezza dell’informazione, specifichiamo che sarebbe possibile recuperare ulteriore tempo, effettuando due treni separati composti entrambi da un Minuetto, uno destinato alla relazione Bari Centrale – Palermo Centrale, ed uno, in altra fascia oraria, per la relazione Bari Centrale – Catania/Siracusa, eliminando quindi la (comunque breve) manovra di aggancio/sgancio a Villa San Giovanni. Ovviamente il tutto va valutato in un’ottica di costi/benefici: non è detto, infatti, che il recupero di 10/15 minuti che giunge dalla scissione delle due relazioni, valga la pena di essere preso in considerazione, visto che chiaramente i costi di gestione tra Bari Centrale e Messina Marittima raddoppieranno (due diverse tracce orarie e due diverse corse di traghetto!).
Risulta maggiormente plausibile, quindi, l’effettuazione di un unico collegamento InterCity Bari Centrale – Palermo/Catania/Siracusa e vv, composto da due sezioni, ovvero due complessi Minuetto che viaggiano agganciati tra Villa San Giovanni e Bari Centrale e ritorno. Questi i tempi di percorrenza che stimiamo (considerando che il Minuetto elettrico raggiunge velocità massime di 160 km/h), ovviamente molto a grandi linee, sulle varie sezioni di percorso:
Bari Centrale – Taranto: 1h 05′
Cambio banco a Taranto: 15′
Taranto – Sibari: 1h 10′
Sibari – Cosenza: 55′
Cosenza – Villa San Giovanni (con bypass di Paola: nel caso di passaggio anche da Paola, vanno considerati circa 30 minuti aggiuntivi): 1h 40′
Villa San Giovanni – Messina Centrale (traghettamento convoglio): 55′
Messina Centrale – Siracusa: 2h 20′ (Messina Centrale – Catania Centrale 1h 20′)
Messina Centrale – Palermo Centrale: 2h 49′
Avendo come principale scopo quello di collegare rapidamente la Puglia con la Sicilia ed i principali hub di interscambio calabresi, riteniamo che le fermate debbano essere le seguenti: Bari Centrale, Gioia del Colle, Taranto, Metaponto, Sibari, Cosenza, Lamezia Terme Centrale, Rosarno, Villa San Giovanni, Messina Centrale. Da Messina Centrale, la sezione diretta a Palermo Centrale fermerebbe a: Milazzo, Barcellona-Castroreale, Patti-San Piero Patti, Capo d’Orlando-Naso, S.Agata di Militello, S.Stefano di Camastra-Mistretta, Cefalu, Termini Imerese, Palermo Centrale. La sezione diretta da Messina a Siracusa, fermerebbe invece a: Taormina-Giardini, Giarre-Riposto, Acireale, Catania Centrale, Lentini, Augusta, Siracusa. L’orario di partenza da Bari Centrale, riteniamo debba non essere antecedente alle ore 8.00 circa, in modo da rendere fruibile questo servizio anche da parte di chi proviene con treni Regionali da Foggia/Barletta, e da Lecce/Brindisi (in questo caso la coincidenza sarebbe a Taranto). Idem in senso contrario, con arrivo a Bari Centrale attorno alle 21, in modo da poter consentire una prosecuzione con treni Regionali verso il resto della Regione. Lungo il tragitto, le fermate di Metaponto daranno la possibilità di interscambiare con i servizi da/per Potenza/Battipaglia/Salerno, Sibari con Crotone/Catanzaro Lido (senza escludere un instradamento interamente jonico, una volta completata l’elettrificazione), Cosenza con Paola/Nord Calabria, Lamezia Terme Centrale con Catanzaro Lido/Soverato/Locri, Rosarno con tutta la Piana di Gioia Tauro e la locride tramite autobus, Villa San Giovanni con Reggio Calabria Centrale ed area grecanica. Quindi, se per la Puglia e la Sicilia sarebbe un collegamento praticamente nuovo, mai esistito, per la Calabria sarebbe una terza (e non meno importante) relazione IC verso la Sicilia e verso la Puglia.
Tornando ai tempi di percorrenza, quindi, avremmo un tempo di percorrenza tra Bari Centrale e Siracusa e ritorno di circa 8 ore e 20 minuti, mentre tra Bari Centrale e Palermo Centrale e vv, di circa 8 ore e 50 minuti. Nulla di paragonabile alle odissee necessarie al giorno d’oggi, con una riduzione di ben 6 ore di percorrenza rispetto all’attuale relazione più veloce con vari cambi, con il principale vantaggio di salire in treno a Bari Centrale e scendere direttamente nelle principali città costiere siciliane. Alcune ulteriori necessarie precisazioni: in caso di assegnazione di complessi Minuetto ai servizi InterCity, è chiaro che gli allestimenti interni (attualmente specifici per servizi regionali) vadano adeguatamente modificati sia a livello estetico che a livello funzionale, in modo da essere predisposti ad accogliere un maggior numero di bagagli, peraltro anche maggiormente voluminosi. Anche la livrea esterna andrebbe adeguata al nuovo brand InterCity Sun, ed un simpatico render “made in Ferrovie in Calabria” si trova proprio in calce a questo nostro articolo.
Insomma, dopo i tanti importanti obiettivi raggiunti in questi anni, una nuova battaglia viene intrapresa dall’Associazione Ferrovie in Calabria, sperando anche nel supporto di associazioni pugliesi e siciliane che condividono con noi la passione e la diffusione del trasporto su rotaia: siamo certi che mantenendo i piedi per terra, aiutati dalla pazienza e le analisi tecniche che da sempre ci contraddistinguono, presto anche questa nuova proposta che invieremo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed a Trenitalia “Long Haul”, sarà realtà.