2 marzo 2014: con Ferrovie della Calabria si torna a viaggiare…nel tempo!
Scrivere un articolo su un qualsiasi argomento, non di meno quello ferroviario, non è mai semplice: è sempre necessario prima di tutto trovare un compromesso tra la “pesantezza” delle descrizioni estremamente tecniche e dettagliate e l’eccessiva sintesi, che rischierebbe di svuotare troppo il tema trattato. Ma in alcuni casi si aggiunge un’ulteriore difficoltà: quella relativa all’espressione di sentimenti ed emozioni.
Proprio come in questa occasione: forse difficilmente riusciremo a comunicare le sensazioni a dir poco magiche vissute da coloro che nella giornata di domenica hanno partecipato al primo treno storico organizzato dall’Associazione Ferrovie in Calabria! In ogni caso, ce la metteremo tutta, per trasmettere quello che speriamo sempre più calabresi (e non solo…) possano in futuro provare di persona, a bordo delle bellissime vetture a terrazzini delle Ferrovie della Calabria trainate dall’altrettanto affascinante vaporiera 353!
Dopo “soli” nove mesi di sosta, infatti, la storica Borsig FCL 353 è tornata a sbuffare lungo la tratta Cosenza – Rogliano, sullo stesso itinerario del treno fotografico dello scorso 16 giugno 2013, organizzato dall’appassionato e fotografo ferroviario svizzero Hansjuerg Rohrer.
Questa volta, però, non si trattava di un treno organizzato e riservato a “pochi eletti”, per quanto ovviamente speriamo che possa intensificarsi anche questa tipologia di iniziative, ma ha segnato il ritorno in grande stile del servizio turistico su rotaia di Ferrovie della Calabria dopo un’assenza di circa cinque anni. Ma non solo: con un po’ di orgoglio, vogliamo sottolineare come questo sia stato il primo evento di rilievo nazionale dell’Associazione Ferrovie in Calabria, entità che come ricordiamo esiste giuridicamente da poco più di un anno! Un anno assolutamente intenso, costellato da tantissime iniziative di varia tipologia (dalle mostre fotografiche anche in ambito RFI, alla partecipazione ed all’organizzazione di convegni dedicati alla sensibilizzazione verso il trasporto ferroviario nella nostra Calabria), ma che probabilmente mai avremmo immaginato concludersi con un evento che richiede un altissimo impegno organizzativo, come appunto un treno storico.
Ovviamente il supporto e soprattutto la volontà dell’azienda di trasporto regionale, che proprio in questi mesi esce vittoriosa da un lungo periodo di crisi finanziaria, è stato il motore principale che ha permesso la realizzazione dell’evento, speriamo il primo di una lunga serie, che nell’immediato futuro interesserà anche la tratta silana, tra Moccone, Camigliatello e San Nicola Silvana Mansio.
E’ bastato un mese di organizzazione per provocare un vero e proprio “assalto al treno”, con prenotazioni andate a ruba fin dai primi giorni, nonostante la pubblicizzazione non intensiva (esclusivamente sule pagine facebook e sul blog di Ferrovie in Calabria) e la totale assenza dei media, al punto che dopo poco più di una settimana si è reso necessario il ripristino delle condizioni estetiche e funzionali di base di una seconda vettura a carrelli (la CMR 3005), da tempo ferma in deposito a Cosenza Vaglio Lise. Un aumento di 48 posti a sedere, in ogni caso quasi trascurabile, vista la mole di richieste di partecipazione: neanche a dirlo, dopo meno di una settimana, anche la seconda vettura era completamente occupata.
Nello specifico, il treno del “Viaggio nel Tempo”, così come abbiamo intitolato l’iniziativa legata alla 7° Giornata delle Ferrovie Dimenticate, quest’anno tenutasi appunto il 2 marzo, era composto da tre carrozze: da Cosenza a Rogliano, subito dietro la 353, trovavamo in composizione la vettura a due assi mista bagliaglio/posti a sedere CDU 3513 (21 posti), la carrozza con posti a sedere CMR 3005 (48 posti), e la CMR 3106 (50 posti), per un totale di 119 viaggiatori provenienti da tutta la Calabria, ma in gran numero anche da Sicilia, Campania, Puglia, Lazio, Marche ed Umbria, senza dimenticare la partecipazione di alcuni appassionati olandesi, anche se soltanto fotografica, con inseguimento del convoglio in auto ed appostamenti in linea.
La robusta composizione trainata dalla sbuffante 353, precedentemente manovrata dal deposito con la M4 406, già in stazione a Vaglio Lise ha attratto un notevole numero di curiosi, lasciando l’impianto comune con RFI poco prima delle 10: è seguita la fermata a Cosenza Centro, per permettere la salita di alcuni partecipanti che hanno preferito la stazione cittadina per la partenza. Anche in questo caso la folla di curiosi non è mancata, improvvisando fotografie e riprese video al convoglio, con mezzi di fortuna. Sosta di circa 10 minuti, e si riparte a tutto vapore in un tripudio di fischi, come a voler annunciare alla città di Cosenza, che dall’alto osservava il transito del bellissimo convoglio sul famoso ponte in ferro sul fiume Crati, il ritorno di una veterana che da quasi un secolo percorre i binari a scartamento ridotto del catanzarese e del cosentino: uno dei momenti più emozionanti, a pochi minuti dalla partenza. La seconda fermata prevista era Pedace ma, per la lubrificazione di una boccola della vaporiera un po’ dispettosa, per qualche minuto si è stati fermi anche a Cosenza Casali e Bosco, con grande gioia dei viaggiatori presenti a bordo del treno, che ne hanno approfittato per scattare fotografie alla locomotiva ed al convoglio. In quest’ultima fermata, una sorpresa “made in Ferrovie in Calabria”, sono stati posizionati sulle rotaie alcuni vecchi petardi di segnalazione FS, ormai caduti in disuso, sonoramente esplosi al transito degli assi della 353!
Alle 10.40 circa si arriva a Pedace: una bandiera con stendardo borbonico inizia a sventolare tra le decine di partecipanti. Dopo aver osservato la procedura di rifornimento idrico della vaporiera, ci si avvia a piedi per una breve escursione sulla tratta attualmente sospesa all’esercizio, diretta a San Giovanni in Fiore, che si dirama appunto da Pedace. A causa dei tempi stretti, provocati dal prolungarsi delle operazioni di bigliettazione ed assegnazione dei posti a Cosenza Vaglio Lise e Cosenza Centro e alle soste tecniche aggiuntive, il percorso a piedi sui binari viene ridotto, raggiungendo il punto in cui risulta visibile, qualche centinaio di metri più in basso, la stessa stazione di Pedace da cui siamo partiti. Magie ingegneristiche delle Calabro – Lucane…
Poco dopo mezzogiorno si risale a bordo delle tre vetture: si riparte alla volta di Rogliano! Anche in questo caso le necessarie soste tecniche sono state effettuate ad Aprigliano, prima della notevole salita presente subito dopo la stazione, ed in seguito a Piane Crati e Piano Lago.
Poco dopo le 13.30 il festoso convoglio termina la corsa a Rogliano: a questo punto la folta comitiva si “divide” per il pranzo, con un gruppo destinato ad un’eccezionale trattoria tipica nel centro storico, ed un secondo gruppo rimasto in stazione, con pranzo a sacco o partecipazione all’abbondante buffet “sociale”, preparato da un’impresa di catering del posto. Encomiabile l’iniziativa del Capostazione di Rogliano, che attraverso l’impianto di annunci di stazione, ha dato il benvenuto alla comitiva, ed ha descritto le operazioni di giratura della vaporiera (all’interno della sala d’attesa è stato anche allestito un banchetto per promozione dei famosi vini locali). E proprio la giratura della 353 sulla piattaforma di Rogliano (conclusasi con un applauso!), è stata un’attrazione fatale per quasi tutti i partecipanti al treno, appassionati e non. Dopo le manovre per riattestare la locomotiva al treno ed il pranzo, è stata la volta della visita al centro di Rogliano, interessato tra l’altro da una bellissima sfilata carnevalesca.
Anche in questo caso, per i tempi stretti, la visita è stata purtroppo notevolmente ridotta: nonostante ciò, la guida turistica in poco tempo ha illustrato le peculiarità religiose e storiche della cittadina del Savuto. Poco prima della ripartenza, la stazione era letteralmente presa d’assalto dai cittadini roglianesi di tutte le età, in maschera e non: fumo, vapore, coriandoli e colori si confondono in un’unica entità in festa. Bastano un paio di appelli a bordo delle carrozze, per verificare la presenza di tutti i partecipanti, e si è pronti a tornare a Cosenza, in verità non poco a malincuore. Speriamo che le immagini riescano a descrivere l’atmosfera che si respirava in quei minuti. Alle 17 il segnale di partenza è a via libera: la 353, in testa al carico “multiregionale”, omaggia ancora una volta con fischi (e petardi…) la città di Rogliano, che a quel punto era praticamente riversa in stazione, sulle strade e sulle terrazze rivolte verso l’impianto ferroviario, unita in un unico saluto collettivo al treno storico…
Il viaggio di ritorno, in discesa, considerato anche il cospicuo ritardo sulla tabella di marcia, prosegue in modo più spedito: qualche altra fermata tecnica, altro rifornimento idrico a Pedace e ci sia avvia verso l’ultima tappa, alla fermata di Bosco. Proprio qui l’Associazione Boscolandia ha “trasferito” sul marciapiede parte della “Sagra del Maiale” tenutasi in contemporanea al treno storico, offrendo ai viaggiatori del convoglio, un rinfresco di frutta, snack e carne suina e liquori a volontà! Una decina di minuti e si riparte: raggiungiamo Cosenza Vaglio Lise, dopo la fermata a Centro, intorno alle 19.10. Stanchi ma felici, e più che soddisfatti assieme alle “cavie” del primo treno storico di Ferrovie in Calabria: arriviamo alla conclusione di questa esperienza di prova, con tantissimi nuovi amici da ogni parte d’Italia e della Calabria. I complimenti ricevuti sul posto, e che stiamo continuando a ricevere su Facebook e tramite email (li pubblicheremo a breve in un post dedicato) sono la nostra forza, e la forza di Ferrovie della Calabria: la strada – o meglio la ferrovia – intrapresa è quella giusta!
Una riflessione: questo “piccolo” evento è stato la dimostrazione di come le Ferrovie della Calabria non vengano definite a caso o per finalità politiche, un potenziale volano per l’economia calabrese. Si tratta di una verità non discutibile! Il “Viaggio del Tempo” ha infatti contribuito a sostenere l’economia locale attraverso:
– Pernottamenti in albergo e consumazioni in locali a Cosenza, per i partecipanti provenienti da fuori Regione;
– Prenotazione e presenza di 45 persone in trattoria tipica a Rogliano;
– Prenotazione e presenza di 50 persone al pranzo a buffet preparato dall’impresa di catering roglianese;
– Pubblicizzazione ed acquisto dei vini esposti in stazione a Rogliano;
– Frequentazione di bar ed altri servizi da parte di un notevole numero di partecipanti all’iniziativa;
– Acquisto di vivande varie, offerte ai viaggiatori, da parte dell’Associazione Ferrovie in Calabria.
– Collaborazione di guide turistiche locali.
In conclusione del post vogliamo ringraziare di vero cuore, a nome dell’Associazione ed a nome dei singoli componenti della stessa, tutti gli amici ferrovieri che con sacrificio e grandissimo spirito collaborativo hanno contribuito all’eccezionale riuscita dell’evento. Un enorme GRAZIE ad Antonio Massarini, Stefano e Giuseppe Zumpano, Sergio Minardi, Pietro Urso, Giuseppe Pisano, Gaetano Lisco, Pasquale Fabiano, Nello Perri, Giuseppe De Luca dell’Associazione Boscolandia, Giuspeppe Pugliese, al capo stazione di Rogliano, agli operai e tecnici delle officine di Cosenza che hanno ‘scortato’ il treno per tutto il viaggio, al DCO ed ai tanti altri dipendenti di Ferrovie della Calabria che per il momento non “conosciamo” nominalmente! Un ringraziamento altrettanto grande va ovviamente al Presidente di Ferrovie della Calabria Giuseppe Pedà, a Nicoletta Audino della Segreteria Presidenza, al Direttore Generale Giuseppe Lo Feudo ed al Direttore d’Esercizio Santo Marazzita, per l’impegno dedicato alla realizzazione tecnica e burocratica del treno storico. Un modello da seguire, un modello che probabilmente è stato anche migliore e più efficace di quelli tanto osannati nel campo dei treni storici (e non solo) presenti nel resto d’Italia: abbiamo avuto la dimostrazione che la Calabria non sempre piange se stessa, ma si rimbocca le maniche, ed ottiene risultati eccellenti, grazie all’unione di tutte le forze positive presenti nel nostro territorio.
Ricordiamo e ringraziamo per la partecipazione anche gli amici del Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido, in particolare Michele Spagnolo, vice-presidente del DLF, per la coordinazione degli oltre venti ferrovieri di Trenitalia ed RFI e relative famiglie, presenti all’evento.
Arrivederci al prossimo treno… molto presto!
Nei prossimi giorni pubblicheremo un post dedicato agli altri eventi calabresi, relativi alla settima Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, con un’anticipazione dei programmi futuri relativi al treno storico di Ferrovie della Calabria: continuate a seguirci!